Empolimania: piegati da un rigore generoso, la partita più importante è la prossima
Carlo Alberto Pazienza
La prima parte della stagione 2022/2023 si concluderà per l’Empoli senza imprese contro le big. Una cosa normale per ogni squadra che deve lottare per non retrocedere, una situazione inedita per l’Empoli tornato in Serie A. Già, perché nello scorso campionato gli azzurri avevano giocato un brutto scherzo a Juventus, Atalanta e due volte al Napoli. Quello era l’Empoli sbarazzino di Andreazzoli, che non cambiava modo di giocare contro nessun avversario, indipendentemente dalla forza o dal blasone. L’Empoli 22/23 targato Paolo Zanetti è una squadra completamente diversa, lo abbiamo detto e ribadito: meno aggressiva, meno spregiudicata e meno bella, ma altrettanto capace di portare a casa punti importanti. Così, se non sorprende che la squadra abbia sempre perso contro le big, non deve stupire che dopo 14 giornate, eccezion fatta per l’esordio a La Spezia dove la formazione di Zanetti era in tutto e per tutto un cantiere aperto, le sconfitte siano arrivate solo e soltanto con le squadre che lottano per i vertici della classifica: Roma, Milan, Juventus, Atalanta e Napoli. Chiedere l’impresa ieri al San Paolo, di fronte al Napoli capolista ancora imbattuto in campionato, sarebbe stato onestamente ingeneroso. Gli azzurri però non sono andati in Campania per mettere il tir davanti alla porta di Vicario, hanno piuttosto cercato di adattarsi all’avversario, costringendolo a giocare male e inventarsi letteralmente le palle gol. L’impresa non c’è stata, ma in un certo senso è stata sfiorata, perché per bucare la difesa azzurra e le mani di un Vicario, fin lì quasi inoperoso, c’è voluto un rigore molto generoso, non inesistente ma neanche così netto, trasformato da Lozano e quasi parato dal portiere empolese. Lì l’Empoli ha esaurito anche la spinta emotiva, ulteriormente annientata dall’espulsione di Luperto che ha lasciato la squadra in dieci e incapace così di opporsi al 2-0 firmato dall’ex Zielinski. Anche se Zanetti torna dalla trasferta a mani vuote, oggi e domani potrà lavorare sulle basi di una prestazione difensiva eccellente e di un cuore enorme. Fattori che dovranno essere rimessi in campo tra poco più di 48 ore nella fondamentale sfida contro la Cremonese al Castellani che chiuderà, con largo anticipo rispetto al calendario solare, il 2022 azzurro. I grigiorossi arriveranno in Toscana forti di una prova convincente contro il Milan (sicuramente facilitata da una prestazione sottotono dei rossoneri) e faranno di tutto per portare a casa punti. Vincere significherebbe chiudere un 2022 spaziale, ma per come si è messa la classifica e per l’importanza dello scontro diretto, anche non perdere non sarebbe affatto male.