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    Empolimania: la vittoria resta un tabù, per preoccuparsi è ancora presto

    Empolimania: la vittoria resta un tabù, per preoccuparsi è ancora presto

    • Carlo Alberto Pazienza
    La storia finale di questo campionando ancora dev’essere scritta, ma è evidente che, per quello visto fin qui, il girone di ritorno dell’Empoli è stato assolutamente deludente. A dirlo sono prima di tutti i numeri: a questo punto un girone fa l’Empoli aveva già messo da parte 15 punti, 9 in più dei soli 6 raccolti nelle undici giornate disputate nel 2022. Ad oggi solamente il Venezia ha fatto peggio (i lagunari però devono recuperare una partita) ma, quasi incredibilmente, nonostante non vincono da 3 mesi (ultima giornata da tre punti è stata il 12 dicembre a Napoli), gli azzurri sono riusciti a conservare un’invidiabile posizione di tranquillità. Salernitana, Genoa, Venezia e anche Cagliari infatti non hanno trovato quella continuità che ha permesso loro di tirarsi fuori dalle sabbie mobili, anche se va sottolineato come le due squadre rossoblù abbiano decisamente cambiato passo nel girone di ritorno (15 i sardi, 11 i liguri). Tralasciando però l’analisi statistica, un calo e una differenza di punti, forse anche netta, era da mettere in conto. Soprattutto perché i toscani nella prima parte di stagione hanno strappato anche risultati clamorosi anche per episodi fortunati (le vittorie su Juventus, Fiorentina e quella sul Napoli che però è arrivata più avanti rispetto al periodo preso in esame) che sicuramente non si sono ripetuti nel 2022.

    Adesso si entra nella fase decisiva del campionato, ed è evidente che, seppur le squadre dei bassifondi non diano la sensazione di poter recuperare, è indispensabile che la squadra di Andreazzoli si dia una scossa. Come ha ammesso anche il tecnico, la disabitudine a vincere sta creando complessi psicologici nella mente dei suoi calciatori, che anche in situazioni di vantaggio non riescono né a gestire il risultato né a spingere per chiudere il discorso. Su questo aspetto incide sicuramente una condizione fisica drasticamente calata rispetto alla prima parte di stagione, a cui inevitabilmente si aggiunge un quasi totale smarrimento di convinzioni e sicurezza nei propri mezzi. Per preoccuparsi è ancora presto, visto che l’Empoli conserva ancora 11 punti di vantaggio dal 18° posto, ma quello che inizierà tra una settimana esatta sarà un nuovo campionato e per sentirsi al sicuro ancora non è il momento. Il calendario è abbastanza complicato, perchè oltre al derby di domenica, che fa un po’ storia a sè, ci saranno le sfide a Inter, Milan e Napoli in lotta per lo scudetto, e all’Atalanta, all’ultima giornata, che invece spera in un posto in Champions. Nel percorso azzurro figurano però anche due sfide che potenzialmente potrebbero definitivamente chiudere il discorso salvezza, una su tutte: tra 14 giorni infatti al Castellani arriverà lo Spezia, in lotta per salvare la categoria ma proprio come gli azzurri forte di un buon margine sulle inseguitrici. Poi ci sarebbe anche lo scontro con la Salernitana, in programma in casa alla penultima di campionato, ma francamente nessun tifoso azzurro, neanche il più pessimista, spera che quella gara abbia un qualche tipo di valenza. Di importanza cruciale invece la partita con lo Spezia: vincerla (ma forse anche non perderla), significherebbe iniziare a scrivere con tratto marcato e praticamente indelebile il nome dell’Empoli tra le iscritte al campionato di Serie A 2022/20203.

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