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    Empolimania: avanti a piccoli passi, ci sono almeno 3 motivi per sorridere

    Empolimania: avanti a piccoli passi, ci sono almeno 3 motivi per sorridere

    • Carlo Alberto Pazienza
    L’Empoli non sa più vincere.Se non è ufficiale poco ci manca, perché dopo tre mesi senza i tre punti continuare a parlare di sfortuna o episodi diventa quasi inappropriato. La verità è che la squadra è meno brillante, più scarica fisicamente (e forse mentalmente), meno convinta dei propri mezzi e meno sicura. L’ha dimostrato anche oggi in casa contro il Verona, in una partita che si era messa bene nonostante il poco, pochissimo sforzo compiuto per indirizzarla sui binari giusti. La squadra di Andreazzoli non è mai stata pericolosa, non ha mai dato la sensazione di poter vincere tranquillamente la partita nonostante il vantaggio e nonostante un avversario lento, prevedibile e poco determinato. Ma soprattutto privo di molti titolari e di tutte le alternative, visto che in panchina aveva solo giocatori della primavera e il 2002 Cancellieri, colui che in mezz'ora ha stravolto completamente la gara. Per andare in tilt all’Empoli è bastato un avvio di ripresa più convinto e determinato del Verona, che sin dal 46’ ha alzato il pressing e costretto gli azzurri a difendersi. Neanche il doppio rigore sbagliato da Simeone ha dato la carica agli uomini di Andreazzoli, colpiti dall'eurogol di uno scatenato Cancellieri e incapaci di rimettere il naso fuori dalla propria metà campo fino al novantesimo. 

    Nonostante le difficoltà, nonostante la preoccupante astinenza dai tre punti, il bicchiere può essere considerato mezzo pieno per almeno tre motivi: 1) l’Empoli non vince dal 12 dicembre eppure conserva ancora 11 punti di vantaggio sulla zona retrocessione, un dato molto indicativo su come questo campionato sia molto livellato verso il basso; 2) la buona intesa dimostrata da Di Francesco e Pinamonti, bravissimi a scambiarsi il pallone in occasione del vantaggio e muoversi su tutto il fronte offensivo mandando in crisi i centrali scaligeri; 3) la compattezza difensiva: nelle ultime 13 gare senza vittoria gli azzurri hanno incassato addirittura 25 gol, ma solo 8 nelle ultime 7 gare (3 contro la Juventus) con due clean sheet espressione chiara di come Andreazzoli abbia messo a posto la fase difensiva. Il tecnico ha compreso bene come la sua squadra non abbia più la forza né la brillantezza per spingere sull'acceleratore per 90’, quindi nelle ultime uscite ha preferito difendere il risultato piuttosto che gettarsi a caccia dle gol vittorio come fatto, spesso con ottimi risultati fino a dicembre. La strategia per ora funziona, perchè l'Empoli è riuscito a mettarsi da parte un tesoretto di punti molto prezioso. Adesso ci saranno due settimane per lavorare e recuperare un po’ di fiducia e condizione fisica, con l'obiettivo di portare in fondo la stagione centrando l'obiettivo ma senza patemi
     

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