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    Empolimania: il pranzo è servito, Palermo ko

    Empolimania: il pranzo è servito, Palermo ko

    • Nico Raffi
    La prima vittoria stagionale della truppa di Maurizio Sarri non è stata soltanto la naturale conseguenza di un avvio di stagione positivo e incoraggiante per gli azzurri sul piano del gioco, del coraggio e della propositività. Nel corso della partita di domenica contro il Palermo, disputata all'ora di pranzo, l'Empoli ha servito quelle che sono la specialità della casa: palleggio, tecnica, corsa e dinamismo. Prelibatezze che hanno stuzzicato il palato dei tifosi azzurri presenti sugli spalti, certamente avvezzi a degustare un piacevole meccanismo di gioco mandato a memoria dagli uomini di Sarri ma meno abituati a vederlo finalmente tradurre in gol e concretezza. 
     
    Le ragioni possono essere molteplici. Il Palermo è sceso in campo con un atteggiamento votato all'attacco. Il tridente composto da Vazquez, Dybala e Belotti, molto temuto alla vigilia, rappresentava un evidente segnale di coraggio da parte di Iachini che intendeva colpire la difesa toscana attraverso il moto perpetuo dei suoi giovani attaccanti, veloci e abili nel dribbling. Il fatto è che la linea offensiva si è trovata spesso scollegata dagli altri reparti e il Palermo, poco votato all'interdizione e penalizzato dalla giornata storta dei suoi centrocampisti, Bolzoni e Rigoni su tutti, ha finito per prestare il fianco alle letali ripartenze degli azzurri, mai così lucidi e ispirati nell'innescare le giocate dei propri attaccanti grazie soprattutto all'illuminata regia di un sontuoso Mirko Valdifiori. L'Empoli ha fatto valere infatti la propria supremazia territoriale soprattutto in mediana dove Valdifiori ha giganteggiato, libero di tessere le trame della squadra e di servire, con lanci millimetrici, il terzetto offensivo composto da Verdi, Maccarone e Pucciarelli, abili a ritagliarsi ampi spazi nel cuore della retroguardia rosanero
     
    Se il giovane attaccante pratese Manuel Pucciarelli ha confermato il suo momento d'oro segnando il terzo gol consecutivo dopo quelli rifilati a Milan e Chievo, Maccarone ha dimostrato ancora una volta di essere imprescindibile per l'Empoli. L'ex centravanti di Siena e Middlesbrough non è soltanto uomo che fa reparto da solo grazie alla propria potenza fisica e alla propria lucidità sotto porta, come dimostrato in occasione dello splendido gol di tacco che ha sbloccato il match dopo appena quattro minuti. Big Mac è soprattutto il leader naturale della squadra sul piano del carisma, dell'esperienza e della personalità. E' uomo di temperamento e di sacrificio che si mette generosamente al servizio della squadra senza mai eccedere in leziosismi di troppo e che incarna un assoluto punto di riferimento per i compagni più giovani. La sua assenza per infortunio, nelle prime giornate di campionato, si era rivelata pesantissima per la squadra di Sarri. Adesso l'attaccante piemontese è completamente recuperato e ha subito timbrato alla prima da titolare, dopo che nella precedente gara con il Chievo, entrato nel secondo tempo, aveva fornito, grazie a una illuminante sponda di testa, l'assist vincente per il gol di Pucciarelli che era valso il pareggio nella trasferta veneta. 
     
    L'Empoli si gode il primo successo stagionale, assapora il quarto risultato utile consecutivo e la prima gara senza prendere reti. Elementi che inducono a ben sperare ma che non devono alterare la compattezza e la solidità di un gruppo plasmato a immagine e somiglianza del suo allenatore, uomo concreto e pragmatico che conosce le insidie e le difficoltà di un torneo affascinante ma terribilmente complicato per l'inesperta matricola toscana.
     

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