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Empolimania: da Vivarini a Iachini, un anno dopo è tornato di moda il 3-5-2
Il tecnico di Massa torna al 4-3-1-2, rimette titolare Zajc, che si rivelerà determinante soprattutto come uomo assist, e costruisce una macchina perfetta che in 23 partite realizza 51 gol e vince il campionato in carrozza con 85 punti. Insomma, tutto faceva presagire ad un’altra lunga parentesi con il modulo diventato simbolo della filosofia di calcio empolese. Le cose però non sono andate esattamente come molti speravano. Il salto tra B e A è netto, le differenze tecniche, tattiche e fisiche abissali. Il calcio spettacolare e spavaldo di Andreazzoli, apprezzato e applaudito in ogni stadio e da ogni avversario, non ha portato frutti e la società, ancora una volta a sorpresa e spiazzando nuovamente tutti, dopo la sconfitta di Napoli ha esonerato Andreazzoli e chiamato Iachini al suo posto: un altro tecnico che basa la sua filosofia proprio sul 3-5-2. Nonostante i proclami di non voler stravolgere il lavoro fatto dal suo predecessore, Iachini ha resistito una sola partita con il 4-3-1-2 (peraltro vinta con l’Udinese ma con molta sofferenza): la sosta gli ha dato modo di lavorare sul suo modulo e su i suoi dettami dettami, schierando subito il 3-5-2 al ritorno in campo con l’Atalanta. Per fare un confronto è decisamente troppo presto, ma intanto l'ex tecnico di Sassuolo e Udinese ha già portato a casa 7 punti, più di quanto avesse fatto Andreazzoli in 10 partite. Ha dato fiducia a Veseli promuovendolo titolare nella difesa a tre, ha consegnato la cabina di regia a Bennacer, responsabilizzato Traore che sta crescendo partita dopo partita, rigenerato La Gumina. A rimetterci è stato nuovamente Zajc, per due volte partito dalla panchina, ma i risultati danno ragione al tecnico e al momento le sue scelte sono indiscutibili. Che a Empoli sia davvero arrivato il momento di archiviare l’era del 4-3-1-2 in favore di una nuova (e a questo punto si spera lunga e fortunata) filosofia calcistica?