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    Empolimania: da Vivarini a Iachini, un anno dopo è tornato di moda il 3-5-2

    Empolimania: da Vivarini a Iachini, un anno dopo è tornato di moda il 3-5-2

    • Carlo Alberto Pazienza
    Cremona, 16 dicembre 2017. Gli azzurri pareggiano per 1-1 sul campo della Cremonese e la società solleva dall’incarico di allenatore Vincenzo Vivarini. È una decisione che fa discutere, perché nonostante le difficoltà in quel momento l’Empoli è terzo in classifica con 30 punti, figli delle 8 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte in 19 gare nel campionato di Serie B. Uno score non certo entusiasmante, ma sufficiente per rimanere in scia del Palermo e sostare nella zona playoff. Il tecnico che aveva portato il Teramo ad una storica promozione in Serie B (titolo poi revocato per illecito sportivo), era stato scelto come rappresentante della rivoluzione tecnica intrapresa dalla società dopo le esperienze entusiasmanti con Sarri e Giampaolo, e quella decisamente meno felice di Martusciello. Tre allenatori che avevano fatto del modulo 4-3-1-2 un marchio di fabbrica e costruito le fortune della squadra azzurra tra il 2012 e il 2016. Con Vivarini, fautore del 3-5-2, sembrava che ad Empoli dovesse aprirsi una nuova parentesi che escludesse la presenza del trequartista, ruolo esaltato sia da Sarri che da Giampaolo (suonare a casa Saponara per informazioni più dettagliate). Sembrava, perché il sostituto di Vivarini, Aurelio Andreazzoli, chiamato a sorpresa dopo anni di inattività come allenatore (aveva guidato la Roma dal fbbraio al giugno 2013), fa subito tornare l'Empoli "ai santi vecchi".

    Il tecnico di Massa torna al 4-3-1-2, rimette titolare Zajc, che si rivelerà determinante soprattutto come uomo assist, e costruisce una macchina perfetta che in 23 partite realizza 51 gol e vince il campionato in carrozza con 85 punti. Insomma, tutto faceva presagire ad un’altra lunga parentesi con il modulo diventato simbolo della filosofia di calcio empolese. Le cose però non sono andate esattamente come molti speravano. Il salto tra B e A è netto, le differenze tecniche, tattiche e fisiche abissali. Il calcio spettacolare e spavaldo di Andreazzoli, apprezzato e applaudito in ogni stadio e da ogni avversario, non ha portato frutti e la società, ancora una volta a sorpresa e spiazzando nuovamente tutti, dopo la sconfitta di Napoli ha esonerato Andreazzoli e chiamato Iachini al suo posto: un altro tecnico che basa la sua filosofia proprio sul 3-5-2. Nonostante i proclami di non voler stravolgere il lavoro fatto dal suo predecessore, Iachini ha resistito una sola partita con il 4-3-1-2​ (peraltro vinta con l’Udinese ma con molta sofferenza): la sosta gli ha dato modo di lavorare sul suo modulo e su i suoi dettami dettami, schierando subito il 3-5-2 al ritorno in campo con l’Atalanta. Per fare un confronto è decisamente troppo presto, ma intanto l'ex tecnico di Sassuolo e Udinese ha già portato a casa 7 punti, più di quanto avesse fatto Andreazzoli in 10 partite. Ha dato fiducia a Veseli promuovendolo titolare nella difesa a tre, ha consegnato la cabina di regia a Bennacer, responsabilizzato Traore che sta crescendo partita dopo partita, rigenerato La Gumina. A rimetterci è stato nuovamente Zajc, per due volte partito dalla panchina, ma i risultati danno ragione al tecnico e al momento le sue scelte sono indiscutibili. Che a Empoli sia davvero arrivato il momento di archiviare l’era del 4-3-1-2 in favore di una nuova (e a questo punto si spera lunga e fortunata) filosofia calcistica?

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