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    Empolimania: cuore infinito e salvezza meritata

    Empolimania: cuore infinito e salvezza meritata

    Adesso non ci sono più calcoli e classifiche avulse che tengano. Per molti la pratica era archiviata da tempo, anche prima del successo sul Verona nel penultimo turno, ma ufficialmente ci sono volute 35 giornate di campionato: l'Empoli è salvo.

    Un risultato strameritato arrivato al termine di una gara incredibile. Al Braglia, contro il Carpi, se ne sono viste di tutti i colori, ma una cosa è certa: l'Empoli ha fatto il suo dovere. O almeno ci ha provato. La squadra di Giampaolo ha sorpreso tutti ancora una volta, giocando al massimo un gara in cui non aveva da chiedere nulla, visto che la sconfitta del Frosinone col Palermo aveva già sancito la salvezza aritmetica, e zittendo i maligni che si aspettavano una prova 'moscia' per favorire chi invece andava a caccia di punti pesanti.

    La vittoria del Carpi è arrivata lo stesso ma gli azzurri, oltre che con un avversario disperato e determinato, hanno dovuto combattere contro un arbitraggio certamente non favorevole. E, paradossalmente, è stato proprio uno di questi episodi a svegliare i toscani dopo un avvio un po' troppo timoroso.

    Rimasto in 10 al 26' per l'espulsione di Mchedlidze, ingenuo nel scagliare una manata a Crimi ma non meritevole del rosso, l'Empoli si è sentito colpito nell'orgoglio ed ha cominciato a giocare con maggiore efficacia. I talenti di Giampaolo si sono assunti le loro responsabilità e hanno preso per mano la squadra. Pucciarelli, galvanizzato dalla fascia di capitano, ha corso come un ossesso per novanta minuti; Saponara ha finalmente tirato fuori una prova da leader; Paredes si è confermato il solito motore insostituibile del centrocampo di Giampaolo.

    Il Carpi ha sempre subito la manovra azzurra e per lunghi tratti è sembrato in difficoltà. A dare una mano agli emiliani ci ha pensato ancora Valeri, annullando a Pucciarelli - non si sa bene per cosa – il gol del vantaggio che ha tenuto ancora in vita i biancorossi.

    In inferiorità numerica le forze sono andate via via esaurendosi e nel finale è arrivato il gol beffa di Lasagna che ha condannato l'Empoli ad una sconfitta immeritata. Un risultato che lascia molto rammarico ma anche la consapevolezza di aver dato il 100% e di aver fatto meglio di un avversario che aveva tutto da perdere.

    L'obiettivo dichiarato resta quello del decimo posto, o comunque di una posizione che renda merito alla grande stagione azzurra. Un obiettivo possibile se lo stesso atteggiamento visto con il Carpi sarà replicato con Bologna, Inter e Torino, nella speranza che le voci di mercato sempre più insistenti (Tonelli, Saponara, Mario Rui) non distolgano troppo l'attenzione.

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