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    Empolimania: con i complimenti non ci si salva, ma le sensazione sono positive

    Empolimania: con i complimenti non ci si salva, ma le sensazione sono positive

    • Carlo Alberto Pazienza
    Dall’ultima vittoria è passato più di un mese, la classifica inizia davvero a farsi preoccupante (le gare odierne in questo senso delineeranno ancora meglio la situazione), ciononostante le sensazioni continuano ad essere positive. Sia perché l'umore è alto e in casa azzurra c’è la consapevolezza, per non dire la certezza, che proseguendo su questa strada le cose cambieranno e anche velocemente, sia perché effettivamente nella partita di ieri l’unica cosa che davvero non ha soddisfatto per l’Empoli è stato il risultato. L’atteggiamento, la prestazione e anche i numeri sono stati davvero positivi e non diciamo un’eresia se affermiamo che gli azzurri contro la Lazio, la sconfitta non la meritavano proprio. La differenza l’hanno fatta, come spesso è successo in questa stagione, la qualità dei singoli e i dettagli. Per la Lazio, la prestazione del proprio portiere e la freddezza dei suoi uomini offensivi in alcune circostanze; per l’Empoli la mancanza di quel pizzico di cattiveria e, stavolta non è un alibi, una buona dose di fortuna. L’Empoli ha calciato 7 volte in porta (come la Lazio), ha battuto più angoli e ha avuto un maggiore possesso palla. Ha giocato più minuti nell’area avversaria rispetto ai biancocelesti e ha completato più passaggi. Dati non banali, se si considera il credo calcistico del tecnico biancoceleste.

    È mancato in gol, purtroppo una costante di questa non memorabile stagione, anche per colpa, o meglio per meriti, di Ivan Provedel, che proprio qui a Empoli qualche stagione fa non aveva dato la sensazione di poter diventare un numero uno da Nazionale. Il portiere friulano è stato determinante in almeno un paio di occasioni, tenendo in piedi la Lazio prima del raddoppio che di fatto ha posto la parola fine all’incontro. Come detto all’Empoli non bastano i numeri né tantomeno i complimenti per salvarsi, ma vista la situazione è bene che ci sia qualcosa per cui sorridere. La squadra sta comunque facendo intravedere una crescita, è capace di rimanere in partita contro qualunque avversario e la sensazione è che effettivamente una svolta possa arrivare. È fondamentale che gli uomini migliori a disposizione di Andreazzoli ritrovino la miglior condizione prima possibile (penso soprattutto a Caputo e Baldanzi), che arrivi qualcuno durante la sessione del prossimo calciomercato e che magari il vento della buona forte iniziasse a soffiare anche dalle parte del Castellani. È evidente però che per fare punti non si può aspettare ancora chissà quando. Una prima scadenza: sabato prossimo, quando gli azzurri voleranno in Sardegna per uno scontro diretto non può in nessun modo essere sbagliato.
     

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