Empolimania: azzurri distratti e sfortunati, impossibile immaginarsi un girone d’andata così!
Carlo Alberto Pazienza
La vera beffa della serata di ieri è stata la vittoria dello Spezia in casa del Napoli senza tirare in porta. Un’impresa che era riuscita anche agli azzurri giusto 10 giorni fa (che però avevano espresso il loro calcio facendo il possibile per vincere) e che quindi in un certo senso annulla sia il jolly pescato da Andreazzoli al Maradona sia il pareggio ottenuto nello scontro diretto proprio a Spezia pochi giorni fa. Ovviamente è una provocazione e alla squadra di Thiago Motta vanno fatti tutti i complimenti del caso, brava e fortunata nel portare a casa una vittoria che l’allontana in maniera significativa dalla zona retrocessione. Delle altre solamente il Genoa ha rosicchiato un punto ai toscani, ma la distanza dal Grifone, attualmente 18°, è ancora ragguardevole. Difficile immaginare a inizio anno una chiusura di 2021 con questa classifica. Non solo per la distanza accumulata dalla zona retrocessione, ma perchè gli azzurri oggi stazionano nella parte destra, dove ci sono le squadre che lottano per l’Europa: e tra queste c’è anche quella di Andreazzoli, solamente a -5 dal settimo posto, che vale la Conference League, oggi occupato dalla Fiorentina. Ovviamente anche questa è una provocazione, che serve solo a dare la giusta dimensione e i giusti meriti al lavoro di Andreazzoli e della società, che hanno costruito e messo in campo una squadra con un filosofia chiara e precisa. L’Europa non è neanche un sogno, perché il ritorno sarà duro e molto più complicato per l’Empoli: l’obiettivo però (la salvezza, è indispensabile ribadirlo) è lì a un passo, o meglio a 4-5 vittorie da ottenere in un girone intero. La filosofia e il gioco della squadra non sono mancati neanche ieri sera, dove l'Empoli ha perso la seconda delle ultime 10 gare ufficiali. Gli azzurri hanno pagato inesorabilmente ogni errore commesso nei due lati del campo: nel primo tempo hanno incassato due tiri che sono valsi altrettante reti dei rossoneri e sul secondo c’è la netta responsabilità di Vicario. Nella ripresa Bajrami ha fallito il colpo del pareggio stampando un destro potente sulla traversa da ottima posizione; nella metà campo azzurra il passaggio sbagliato di Luperto si è trasformato nella punizione che ha permesso a Florenzi di siglare il 3-1. Bruttino anche il gol del 4-1, nato da un rimpallo tra due difensori azzurri con la sfera raccolta e scaraventata in rete da Theo Hernandez. Diciamo che l'Empoli ha pagato il “debito” con la fortuna avuta a Napoli. E ci sta alla grande. Resta però un’altra prestazione importante, di enorme intensità e sacrificio. Le grandi vengono a Empoli temendo l’avversario e sanno che se vogliono portare a casa punti devono difendersi con ordine, ripartire e sfruttare al massimo ogni occasione. Inter e Milan lo hanno dimostrato. Le indicazioni sono dunque buone e la sensazione che il futuro sia roseo c’è. Il passo da compiere è relativamente breve. Ma va fatto: con forza, decisione e il prima possibile.