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Empolimania: a testa alta, è mancato solo un pizzico di coraggio
Evitando ad esempio i due incassati nella prima mezzora, che di fatto hanno complicato una partita già molto difficile di per sé, arrivati direttamente da palla inattiva: una situazione su cui l’Empoli quasi mai si è fatta sorprendere in questa stagione e che invece ieri ha pagato a carissimo prezzo. La squadra di Spalletti è sicuramente più forte, ma va detto le gira anche tutto bene: basti pensare che il primo è un goffo autogol di Ismajli, mentre il secondo nasce da quella che forse è la prima mezza incertezza stagionale di Vicario, che ha respinto sui piedi di Osimhen un pallone che a cose normali avrebbe gestito con estrema efficacia. Da sottolineare poi che lo stesso Vicario si è reso protagonista 5’ dopo un autentico miracolo per impedire la doppietta del nigeriano. Ma se su queste due situazioni c’è lo zampino del Napoli e della sua capacità di trovare molteplici soluzioni offensive, il vero rammarico della gara è non essere riusciti a sfruttare in nessun modo la superiorità numerica guadagnata dopo l'espulsione di Mario Rui. Zanetti ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo uomini offensivi come Pjaca e Vignato, ma in campo non c’è mai stata la sensazione che una squadra avesse l'uomo in più. Anzi, l’Empoli ha continuato a soffrire il pressing e ha rischiato più volte di incassare il 3-0. Un ko che comunque non sposta di una virgola il giudizio sulla squadra toscana e che non può destabilizzare uno spogliatoio più che consapevole della propria forza.