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    Empolimania: a testa alta, è mancato solo un pizzico di coraggio

    Empolimania: a testa alta, è mancato solo un pizzico di coraggio

    • Carlo Alberto Pazienza
    Senza stare a snocciolarli tutti, bastano i numeri messi insieme dal Napoli in questa stagione per far bene intendere la forza di questa squadra e la differenza, netta, difficilmente arginabile, che ha dimostrato di avere praticamente nei confronti di qualsiasi avversario affrontato. Solo questo preambolo, doveroso verso una formazione che sta facendo stropicciare gli occhi a tutta Europa, è sufficiente per trovare giustificazioni alla sconfitta incassata ieri dall’Empoli al Castellani. Gli azzurri di Spalletti sono semplicemente più forti, si trovano a memoria in campo, dimostrano di avere una fiducia e una consapevolezza nei propri mezzi fuori dal comune. Se poi aggiungiamo che l’Empoli ha dovuto fare i conti con tre assenze pesanti come quelle di Bandinelli, Akpa Akpro e Cambiaghi, oltre che con l’impossibilità di contare sul migliore Caputo, è chiaro che di alibi se ne trovano a occhi chiusi. Allora il gioco di questo articolo può essere soltanto quello di analizzare cosa l’Empoli di questa stagione avrebbe potuto fare di meglio, anche solo per mettere un po’ di paura ai futuri campioni d’Italia.

    Evitando ad esempio i due incassati nella prima mezzora, che di fatto hanno complicato una partita già molto difficile di per sé, arrivati direttamente da palla inattiva: una situazione su cui l’Empoli quasi mai si è fatta sorprendere in questa stagione e che invece ieri ha pagato a carissimo prezzo. La squadra di Spalletti è sicuramente più forte, ma va detto le gira anche tutto bene: basti pensare che il primo è un goffo autogol di Ismajli, mentre il secondo nasce da quella che forse è la prima mezza incertezza stagionale di Vicario, che ha respinto sui piedi di Osimhen un pallone che a cose normali avrebbe gestito con estrema efficacia. Da sottolineare poi che lo stesso Vicario si è reso protagonista 5’ dopo un autentico miracolo per impedire la doppietta del nigeriano. Ma se su queste due situazioni c’è lo zampino del Napoli e della sua capacità di trovare molteplici soluzioni offensive, il vero rammarico della gara è non essere riusciti a sfruttare in nessun modo la superiorità numerica guadagnata dopo l'espulsione di Mario Rui. Zanetti ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo uomini offensivi come Pjaca e Vignato, ma in campo non c’è mai stata la sensazione che una squadra avesse l'uomo in più. Anzi, l’Empoli ha continuato a soffrire il pressing e ha rischiato più volte di incassare il 3-0. Un ko che comunque non sposta di una virgola il giudizio sulla squadra toscana e che non può destabilizzare uno spogliatoio più che consapevole della propria forza. 
     

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