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    Empoli: Nicola lo specialista delle salvezze, ma servono innesti sul mercato

    Empoli: Nicola lo specialista delle salvezze, ma servono innesti sul mercato

    • Carlo Alberto Pazienza
    L’ultima impresa l’ha firmata due stagioni fa, salvando una barca che, proprio a questo punto della stagione, navigava in acque addirittura più burrascose di quelle in cui si trova adesso l’Empoli. Chiedere per conferma ai tifosi della Salernitana, che quando nel febbraio 2022 salutarono l’arrivo di Davide Nicola, in tutto speravano fuorché di salvarsi. Invece il tecnico piemontese, diventato uomo-simbolo della pazzesca rimonta salvezza del Crotone, peraltro ai danni dell’Empoli, nel campionato 2016-2017, riuscì a firmare un altro capolavoro. Prima del suo arrivo in Campania, la Salernitana era ultima con 13 punti, gli stessi che ha oggi l’Empoli ma con tre giornate in più disputate rispetto agli azzurri (23 contro 20). Una situazione disperata che sembrava irrimediabile: ma grazie ai 18 punti messi insieme in 15 partite, Nicola riuscì a salvare anche la Salernitana e a firmare un’altra impresa da libro dei ricordi. Lo specialista delle salvezze (tra le avventure di Crotone e Salerno ci sono anche le esperienze positive con Udinese, Genoa e Torino) è quindi chiamato a un altro miracolo, salvare cioè una squadra che ad oggi sembra spacciata. Non a caso il tecnico in questi giorni non ha ancora parlato: sta lavorando sul campo per valutare il gruppo a sua disposizione e capire quale schieramento può essere il più congeniale. Negli ultimi 12 mesi i calciatori azzurri le hanno viste tutte e anche se sulla carta la difesa a 3, di cui Nicola è grande estimatore, non sembra proprio nelle corde di questo gruppo, in questo momento non sarebbe giusto né corretto escludere questa soluzione a priori. 

    Per scoprirlo bisognerà attendere fino alle 15 di domenica pomeriggio, quando al Castellani arriverà il Monza per una sfida di un’importanza non quantificabile. Di certo c’è che la squadra ha bisogno di altri innesti, a prescindere da quale possa essere lo schieramento e l’atteggiamento tattico su cui punterà Nicola. Bisogna assolutamente trovare i gol, perchè gli 11 realizzati fin qui (5 dei quali messi a segno in due partite) sono un bottino troppo misero per qualsiasi filosofia calcistica, anche la più conservativa. Sarebbe bello se il problema del aiutasse a risolverlo Gabriele Cerri, appena arrivato dal Como. A livello di caratteristiche fisiche e tecniche, è sicuramente un giocatore che manca nella rosa ora a disposizione di Nicola, in grado di giocare di sponda e magari liberare spazio per esterni come Cambiaghi, Cancellieri o lo stesso Baldanzi. Se parliamo di gol veri e propri però, sono i numeri a dirlo, Cerri non è certo il bomber da cui è lecito aspettarsi chissà cosa: in tutte le sue esperienze in Serie A, con le maglie di Cagliari, SPAL, Pescara e Parma, siamo sull’ottantina di gettoni, non è mai andato oltre un gol a stagione. La sensazione è che possa arrivare qualcun altro, perché i soli Cerri e Zurkowski non possono  essere sufficienti per raggiungere l’obiettivo. Il tempo stringe e neanche il calendario sarà così magnanimo: dopo la sfida con il Monza, che di certo non è una gara semplice ma quantomeno è “giocabile”, ci sarà la trasferta a Torino con la Juventus. Poi altre due gare abbordabili con Genoa e Salernitana, seguite dal derby con la Fiorentina. Insomma, serve una scossa immediata: sul campo potrebbe provare a darla Nicola già da da domenica; sul mercato gli input devono arrivare, si spera velocemente, da Pietro Accardi e da tutto il team mercato azzurro.

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