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    Empoli, Carli: 'Io a Roma con Spalletti? Ci penserei'

    Empoli, Carli: 'Io a Roma con Spalletti? Ci penserei'

    Giorni importanti per il futuro della Roma. Dopo l'annuncio di Walter Sabatini, che lascerà i giallorossi a fine stagione, è partita la caccia al nuovo direttore sportivo. Tra i vari nomi, spicca anche quello di Marcello Carli, ora all'Empoli, che ai microfoni del Corriere dello Sport spiega: "In questo momento sono talmente concentrato sull'Empoli che non penso ad altre situazioni. Sento mia questa società, sono qui da vent'anni, prima come giocatore e ora come Ds. Sono veramente felice, siamo passati in quattro anni dal rischio di sparire alla possibilità di restare in A. In quei 50 minuti di auto tra casa mia e la sede sono felice, quando mi peseranno dovrò chiudere. Se arrivasse l'occasione di un club importante, anche con le difficoltà che comporterebbe, la prenderei in considerazione. La vita è talmente breve, se non la vivi ogni giorno a 1000 all'ora diventa difficile. Se arrivasse qualcosa di serio la prenderei in considerazione, non faccio il falso modesto".

    Il ds dell'Empoli ha poi analizzato il suo rapporto con Luciano Spalletti: "Eravamo due calciatori ignoranti, nel senso che in campo non rispettavamo nessuno. Ci davamo da fare in un Empoli diverso da quello di oggi. Luciano è una bella persona, sono state due annate belle sotto tutti i punti di vista quelle vissute insieme. Aveva ancora qualche capello, era un ragazzo di personalità, ma io sono stato il suo capitano, mi deve rispetto. Poi è rimasto lì e ha cominciato a fare l’allenatore. Si vedeva già che ci sapeva fare. Prima della partita che abbiamo giocato a Empoli ci siamo fatti tante battute. Lui mi ha detto che mi mette le transenne e non mi fa entrare a Trigoria, io gli ho risposto che la prima cosa che faccio se vengo è quella di cambiare allenatore. Mi fa piacere che mi stimi, non perché è grande allenatore ma perché è un amico".


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