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El Shaarawy, un 2023 da record: lui attende la Roma, ma spunta l'ipotesi di un ritorno al Milan
Un finale di stagione da protagonista per dimostrare a tutti - in primis alla Roma - di non poter essere catalogato come semplice comprimario e per presentarsi alla scadenza del suo attuale contratto con argomenti più convincenti. Nei giorni scorsi Stephan El Shaarawy ha chiamato la Roma, a cui resta legato fino al prossimo 30 giugno, per discutere di un eventuale prolungamento di contratto ma preparandosi altrettanto alla prospettiva di diventare la classica occasione a parametro zero per squadre alla ricerca di un giocatore affidabile per completare il proprio organico. E nei giorni scorsi tra i rumors emersi in merito al futuro del Faraone ne è rispuntanto uno che conduce direttamente a Milano e al Milan.
I BUONU MOTIVI DEL MILAN - Potremmo definirlo il più classico dei ritorni al futuro, visto che El Shaarawy ha già indossato la maglia rossonera - dal 2011 al 2015, con un bottino di 27 reti in 102 partite - e Maldini e Massara avrebbero più di un motivo per farci un pensiero in vista del mercato che si appresta a riaprire i battenti. Al netto di qualche problema fisico e di un ruolo da "dodicesimo" che a Roma è sempre stato abbastanza chiaro, l'attuale stagione sta per chiudersi con cifre più che rispettabili, considerando le sole 13 presenze da titolare in Serie A e le 4 in Europa League: 2 assist e 8 gol, l'ultimo dei quali arrivato ieri per l'illusorio vantaggio della squadra di Mourinho sul campo della Fiorentina. Quella che sta per andare in archivio, con la finale di Budapest contro il Siviglia e l'ultimo impegno di campionato all'Olimpico con lo Spezia, è un'annata da ricordare: i gol nel 2023 sono 8, non segnava così tanto dal 2019. Esterno sinistro offensivo, capace di incidere spesso da subentrante e in grado di dimostrari prezioso pure in fase di non possesso, El Shaarawy possiede caratteristiche che si sposerebbero al meglio nell'attuale progetto tecnico del Milan. La volontà di trovare una nuova sistemazione per Rebic e Origi lascerebbe un vuoto nella casella del vice Leao e l'attaccante savonese rappresenterebbe una soluzione a basso impatto economico e con l'ulteriore vantaggio di andare a corroborare la lista dei giocatori cresciuti nei vivai italiani di cui la formazione di Pioli ha bisogno.
PRIMA LA ROMA - Una pista, soltanto un'idea, da non sottovalutare e da tenere in considerazione, anche se al momento non risultato contatti tra i componenti dell'area tecnica rossonera e l'entourage del giocatore, che continua a concedere la priorità alla Roma, in attesa che venga chiarito anche il futuro di José Mourinho e i conseguenti piani societari. Nelle scorse settimane c'è stato un incontro tra il fratello Manuel, che lo assiste da procuratore, e il direttore generale dell'area sport giallorossa Tiago Pinto, con la promessa di ridarsi appuntamento una volta che gli impegni ufficiali saranno alle spalle. El Shaarawy percepisce attualmente un ingaggio da 3,5 milioni di euro a stagione ed è pronto a mettersi attorno ad un tavolo per definire un nuovo accordo. O, diversamente, cercare nuove fortune altrove: con un finale di stagione da protagonista per mettersi ulteriormente in vetrina.
I BUONU MOTIVI DEL MILAN - Potremmo definirlo il più classico dei ritorni al futuro, visto che El Shaarawy ha già indossato la maglia rossonera - dal 2011 al 2015, con un bottino di 27 reti in 102 partite - e Maldini e Massara avrebbero più di un motivo per farci un pensiero in vista del mercato che si appresta a riaprire i battenti. Al netto di qualche problema fisico e di un ruolo da "dodicesimo" che a Roma è sempre stato abbastanza chiaro, l'attuale stagione sta per chiudersi con cifre più che rispettabili, considerando le sole 13 presenze da titolare in Serie A e le 4 in Europa League: 2 assist e 8 gol, l'ultimo dei quali arrivato ieri per l'illusorio vantaggio della squadra di Mourinho sul campo della Fiorentina. Quella che sta per andare in archivio, con la finale di Budapest contro il Siviglia e l'ultimo impegno di campionato all'Olimpico con lo Spezia, è un'annata da ricordare: i gol nel 2023 sono 8, non segnava così tanto dal 2019. Esterno sinistro offensivo, capace di incidere spesso da subentrante e in grado di dimostrari prezioso pure in fase di non possesso, El Shaarawy possiede caratteristiche che si sposerebbero al meglio nell'attuale progetto tecnico del Milan. La volontà di trovare una nuova sistemazione per Rebic e Origi lascerebbe un vuoto nella casella del vice Leao e l'attaccante savonese rappresenterebbe una soluzione a basso impatto economico e con l'ulteriore vantaggio di andare a corroborare la lista dei giocatori cresciuti nei vivai italiani di cui la formazione di Pioli ha bisogno.
PRIMA LA ROMA - Una pista, soltanto un'idea, da non sottovalutare e da tenere in considerazione, anche se al momento non risultato contatti tra i componenti dell'area tecnica rossonera e l'entourage del giocatore, che continua a concedere la priorità alla Roma, in attesa che venga chiarito anche il futuro di José Mourinho e i conseguenti piani societari. Nelle scorse settimane c'è stato un incontro tra il fratello Manuel, che lo assiste da procuratore, e il direttore generale dell'area sport giallorossa Tiago Pinto, con la promessa di ridarsi appuntamento una volta che gli impegni ufficiali saranno alle spalle. El Shaarawy percepisce attualmente un ingaggio da 3,5 milioni di euro a stagione ed è pronto a mettersi attorno ad un tavolo per definire un nuovo accordo. O, diversamente, cercare nuove fortune altrove: con un finale di stagione da protagonista per mettersi ulteriormente in vetrina.