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Ekdal: 'Samp, non avrei potuto chiedere di meglio; obiettivo Europa'
A ben pensare però ci si poteva attendere un impatto simile con il campionato italiano, perchè Ekdal lo conosceva piuttosto bene: "Qui sono stato sette anni, e se a una persona non piace un Paese non resta così a lungo a giocare lì. Invece qui mi sono trovato bene, ho imparato la lingua, ho capito bene il campionato e il modo di vivere degli italiani. Sapevo che con queste basi sarebbe stato semplice inserirmi rapidamente in un nuovo gruppo. La Samp si è rivelata la soluzione perfetta per soddisfare questo mio desiderio. Non avrei potuto chiedere di meglio. Una Serie A cambiata? Il livello è cresciuto, il gioco è più veloce, i ritmi più alti, almeno così la vedo io".
In panchina lo svedese ha trovato mister Giampaolo, che aveva già conosciuto da debuttante: "All’epoca avevo diciannove anni, siamo rimasti insieme tre mesi, quindi non molto. Però già sapevo quanto fosse bravo sulla tattica, e lo sta confermando. Ha le idee chiare, proviamo a capire la sua idea di calcio che non è sempre facile. Ma quando ci riusciamo, giochiamo partite come quella contro il Parma. Giochiamo a memoria, ma ancor più importante è la possibilità di variare il gioco, andando per esempio di più sulle fasce, se e quando serve".
"Mi ha aiutato molto il passato italiano" ha aggiunto poi l'ex Cagliari, Siena e Juve. "Non è facile entrare velocemente in un club italiano se non conosci già il campionato e la lingua. Io dò tutto per la squadra, non sono individualista. Se volete confrontare i miei numeri con chi c’era prima fate pure, ma a me non interessa. Obiettivi con la Samp? Aspettiamo maggio, ma il nostro obiettivo è arrivare il più in alto possibile, in Europa. Qui ci sono tre squadre superiori a tutte le altre, ed altre sei-sette che si giocano un posto nelle coppe. Siamo fra quelle".