Edizione 2022 del Gran Galà del Calcio AIC, Albertini: 'La festa del calcio in Italia, genera emozioni'. Il commento di Calcagno
UMBERTO CALCAGNO, Presidente AIC: “Questa serata esalta soprattutto gli aspetti tecnici e sportivi: premieremo due formazioni spettacolari votate in maggior parte da colleghi e questo meccanismo di voto è un valore aggiunto perché ti premia chi ti sta accanto nello spogliatoio o i tuoi diretti avversari. È la festa del talento e di tutto ciò che di più bello può esprimere il calcio”.
GIANNI GRAZIOLI, Direttore Generale AIC: “Il Gran Galà del Calcio è un’esperienza sempre emozionante. Essere a contatto con i giocatori quando esprimono i propri voti ti permette di capire sfumature che esternamente non si percepiscono. Quando vado nei ritiri e li incontro, capisco davvero cosa c’è dietro una scelta piuttosto che un’altra. Le loro spiegazioni dimostrano quanto colleghi e compagni di squadra tengano a questo voto con scelte sempre intelligenti e ben giustificate”.
DEMETRIO ALBERTINI, CEO e founder DA Srl: “Per me lo sport resta ed è creazione di emozioni e questo galà è emozionante per tutti: dai giocatori agli allenatori, dalle istituzioni agli addetti ai lavori. Credo che questo evento sia a tutti gli effetti la festa del calcio italiano, che va ben oltre ai premi: tutti vogliono esserci, poter ritornare in presenza dopo due anni è una grande gioia, anche per la presenza di tutte le famiglie dei presenti al galà. Solo la forza dei protagonisti che sono in campo riesce a generare certe emozioni”.
FEDERICA MASOLIN, giornalista Sky e conduttrice GGDC 22: “Nella vostra presentazione c’erano sorrisi e sguardi fantastici e ammetto di essermi emozionata. Abbiamo il piacere e l’onore di raccontare lo sport di altissimo livello, quando poi possiamo vederli fuori dal loro ruolo e con quei sorrisi, è difficile non farsi sovrastare dall’emozione. Si riempiono il cuore quando scoprono che i propri colleghi li hanno voluti premiare. Onorata, emozionata e mi rende d’orgoglio essere parte di questa festa! C’è Raul, quindi ci divertiremo sicuramente!”.
RAUL CREMONA, co-conduttore GGDC 22: “Io sono qui e sarà presente il 17 per delle incursioni con gli ospiti e con Federica. Il mio rapporto con il calcio? Sono interista, ma nessuno è perfetto. Non solo sono interista, ma sono soprattutto morattista: il presidente fu tra i primi a venire a teatro ai miei spettacoli, quindi mi lega a lui un qualcosa di profondo che parte dal calcio e arriva ovunque”.
ALESSANDRO ZOLLO, AD Bancomat Spa: “Essere al fianco dell’AIC come title sponsor in questa manifestazione è per BANCOMAT motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Una partnership che nasce dalla condivisione di valori e visione per il futuro e che entra a far parte del nostro piano di attivazioni in un anno speciale come il prossimo in cui celebreremo il nostro 40esimo anno di vita. Da sempre siamo vicini al mondo dello sport che consideriamo un vettore virtuoso di valori e conoscenza per la realizzazione di una società sempre più inclusiva”.
AUGUSTO CAPITANUCCI, Regional Director Hublot: “Hublot è legata a doppio giro al mondo dello sport e in particolar modo a quello del calcio sin dal 2008, anno in cui è diventata Official Timekeeper dell’Euro. Da quel momento sono state sviluppate numerose partnership di successo, prima fra tutte quella con la FIFA e quindi con i mondiali di calcio (compresi i prossimi in Qatar), poi la Premier League e le squadre di Club: Juventus, Chelsea, Ajax, Boca Jr e Benfica. È strettissima anche la collaborazione con la UEFA per la UEFA Champions League, maschile e femminile, Europa League e Conference League. Senza dimenticare gli ambasciatori della marca del calibro di Maradona, Pelè, Mbappè, Mourinho, Deschamps e molti altri ancora. Nasce quindi naturale la partecipazione di Hublot ad un evento di così grande rilevanza come il Gran Galà del Calcio AIC che racchiude l’essenza dello sport più amato al mondo con protagonisti di caratura internazionale”.
ALESSANDRO SPADA, Presidente Assolombarda: “Lo sport rappresenta per il nostro Paese un asset importante come rete sociale e come business, muovendo importanti risorse e creando posti di lavoro. Basti pensare che, secondo la FIGC, il calcio professionistico ha contribuito per quasi 1,5 miliardi di euro alla contribuzione fiscale e previdenziale dell’Italia nel 2019. Qui in Lombardia, in particolare, l’industria calcistica può contare su due tra le squadre più forti e conosciute nel mondo: è fondamentale metterle nelle condizioni di crescere, con stadi di proprietà, superando i limiti che storicamente impediscono loro di poter competere ad armi pari sulla scena internazionale”.