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    Eder: 'Inter, non sei l'unica anti-Juve. Addio? Nessun rimpianto, ma Spalletti...'

    Eder: 'Inter, non sei l'unica anti-Juve. Addio? Nessun rimpianto, ma Spalletti...'

    L'attaccante dell'Inter Eder, ora al Jiangsu Suning, ha concesso una lunga intervista a FcInterNews.it.

    CINA - "Mi trovo molto bene. Trovi di tutto, la cosa più difficile è la lingua. Soddisfatto della scelta? Sì, si tratta di una bella esperienza di lavoro e di vita. Obiettivi? Lottiamo per la Champions asiatica. Abbiamo recuperato tanti punti sulla terza e sulla quarta in classifica, ma non sarà facile. A che livello è il campionato? Molto più impegnativo di quanto avrei pensato, corrono tanto e avendo molti allenatori stranieri tutte le squadre sono organizzate. Se non hai la testa giusta è dura fare bene".

    NAZIONALE - "Non penso alla Nazionale, però ho visto che Mancini ha chiamato Giovinco. Il che significa che il mister sta guardando tanti campionati, anche all’estero. E io ho giocato 13 partite, con 6 gol e 5 assist. Sto bene".

    INTER IN CINA - "Da quando c’è la proprietà cinese, qui si parla tanto dell’Inter. E si vede gente in giro per la città con la maglia dei nerazzurri".

    MIGLIOR ALLENATORE - "Da tutti i mister prendi qualcosa, però Iachini e Mihajlovic sono stati importanti nella mia crescita. Il più bravo in assoluto? Antonio Conte".

    EX COMPAGNI - "Chi sento? Sempre Miranda, Dalbert, Joao Mario, D’Ambrosio, Berni, Ranocchia, Handanovic…Tanti amici veri oltre a ex compagni di squadra".

    INTER - "Come vedo la squadra? Compatta e forte. E' l'anti-Juve? Penso che l’Inter, insieme al Napoli, siano le due anti-Juve".

    RICORDO PIU' BELLO - "L’ultima giornata dell’anno scorso con la Lazio. Una gioia bellissima, aiutare a riportare l’Inter in Champions dopo tanti anni".

    MOMENTO PIU' BASSO - "L’anno precedente con tanti cambi in panchina. Non è stato facile".

    SPALLETTI - "Voleva tenermi in caso di offerte solo da club italiani? Non lo so, non ho mai parlato con lui. Questo me lo aveva detto la società, me lo aveva detto Ausilio: se non fossi andato in Cina, sarei rimasto all’Inter".

    SPIACIUTO DI ESSERE ANDATO VIA - "Sono felice lo stesso della mia carriera, anche senza mai aver giocato la Champions. Sono partito dalla Serie B fino ad arrivare all’Inter e alla Nazionale. Senza mai avere aiuto da nessuno, quindi nessun rimpianto".

    GABIGOL - "Non lo so se potrà tornare. Posso dire che ha delle qualità importanti e sicuramente può fare bene".

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