Un campionato gettato al vento, una qualificazione agli ottavi di finale di Champions League a forte il rischio. Quattordici punti in tredici partite di campionato, (un bilancio da squadra che lotta per non retrocedere), cinque in quattro gare in Europa (e domani c'è l'insidioso match del Celtic Park), numeri allarmanti ai quali vanno aggiunti l'assenza di un gioco, di un'idea tattica e di disciplina, con giocatori che si permetteno di fare le ore piccole e di arrivare in ritardo agli allenamenti come se fosse una partitella all'oratorio tra amici. In tutti i club al mondo l'allenatore avrebbe pagato, non al Milan. Una scelta che non è legata solo a ragioni economiche. Allegri continua ad essere confermato perchè funziona come parafulmine, il capro espiatorio che nasconde le responsabilità di una società dal futuro nebuloso, al centro di una faida interna tra Barbara Berlusconi e Adriano Galliani.

Dal Brasile intanto ha parlato Clarence Seedorf, che Silvio Berlusconi vorrebbe sulla panchina del Milan la prossima stagione: "Voglio diventare il miglior allenatore del mondo, cominciando da zero e costruendo un’altra carriera. Il mio modello? Phil Jackson (storico allenatore dei Chicago Bulls e dei Los Angeles Lakers in Nba, ndr), anche se non ha nulla a che fare con il calcio. Per adesso non penso a quando smetterò: sono tranquillo, perché finché a uno piace fare quel che fa deve approfittarne. Sono molto soddisfatto di quel che faccio ogni giorno come giocatore".