ANSA
Milan, se il futuro fosse Berlusconi?
Berlusconi, insomma, non è mai finito. Quando sparisce non sparisce. Unico dolore, a sentir lui, il suo Milan. A chi gli chiede (La Repubblica) : “Nulla da rimproverarsi?” visto che la nuova proprietà cinese non parrebbe affatto solida, risponde così. “Fininvest si è affidata ad advisor , a studi legali e banche di livello internazionale. Gli acquirenti cinesi hanno sempre rispettato gli impegni presi. E un fondo importante come l’americano Elliott ha ritenuto di garantire loro un prestito di importo rilevantissimo.”
Una risposta tecnica, tutta improntata alla visione commerciale ed economica. D’altra parte, questo sembra l’aspetto che più interessava l’ultimo Berlusconi milanista, come se, infondo non fosse più innamorato di quello che era il suo vero grande amore. Il Milan quindi, è per lui, definitivamente tramontato? Forse no. Si tratta di aspettare ancora, di vedere se si realizzano due fatti.
Il primo fatto riguarda la possibilità che questo Milan non accenni a rialzare la testa; il secondo l’eventualità che l'ex Cavaliere rampante possa tornare in pista e arrivi primo al traguardo o comunque divenga l’ago della bilancia d’una possibile governabilità. Sulle ali d’un entusiasmo, che già lo sta contagiando e su un palcoscenico ritrovato, Berlusconi, artista di plastiche e trapianti, si ricomprerebbe a prezzi scontati, il Milan per ricominciare l’avventura da capo come molto spesso è avvenuto nella sua vita.