E Luis Enrique riscopre la Roma fatta in casa
Forse il segreto era tutto lì. Magari un po' banale, di certo un po' retorico, in fin dei conti niente affatto un segreto: lo spirito di appartenenza.
La Roma che contro la Juventus, almeno nel carattere, è parsa essersi ritrovata, aveva come titolari 4 romani. Mai successo nell'era di Luis Enrique, che ha visto scendere le presenze degli italiani schierati dal primo minuto al minimo storico (30%) dal 2004-05 (66,9%), cioè da quando il campionato è divenuto a 20 squadre. In stretto ordine alfabetico contro i bianconeri c'erano: De Rossi, Greco, Totti e l'esordiente Viviani. Risultato? La Roma è piaciuta e allora è possibile che domani a Napoli l'allenatore spagnolo rilanci: 4 romani in campo. [...]
Tentazione asse Senza andare a risvegliare i fantasmi della serie C masticata dai partenopei dal 2004 al 2006 (quando la squadra giallorossa viaggiava tra Champions e Coppa Uefa), basta evidenziare i dati degli ultimi tre anni per capire come i rapporti di forza tra Roma e Napoli stiano cambiando. Nel 2008 la squadra di Spalletti sfiora lo scudetto e i partenopei arrivano ottavi (fuori dalle coppe) a 32 punti di distanza: il fatturato giallorosso consolidato è di circa 169 milioni, quello del Napoli più o meno di 90 milioni. Due anni dopo la Roma di Ranieri giunge di nuovo ad un passo dallo scudetto con il Napoli sesto a 21 punti di distanza: i ricavi giallorossi sono scesi a 137 milioni a fronte dei circa 110 dei partenopei. A giugno scorso il sorpasso sul campo: i ragazzi di Mazzarri vanno in Champions con 70 punti e i giallorossi sono sesti, a 7 lunghezze di distanza: il fatturato romanista è di 143 milioni a fronte dei circa 112 dei rivali. Il futuro prossimo — con la Roma fuori anche dalla Europa League e il Napoli (almeno) agli ottavi di Champions — parla di sorpasso anche negli introiti, con previsioni (al giugno 2012) di 120 milioni di consolidato per i giallorossi e i quasi 130 dei campani. Visto che stiamo parlando ormai di realtà con tanti punti di contatto (strategie politiche, diritti tv), è parsa ragionevole la mossa di cercare una sponda fra due club, che in effetti il 4 novembre si sono incontrati in segreto, ma non si sa se il feeling sia nato. «Non c'è nessun asse, ma solo fantasie di De Laurentiis che stiamo ascoltando», ha detto Baldini. [...]
Obiang & Borriello Occhio, però, perché non è detto che il futuro abbia questa rotta. Se per gennaio l'obiettivo chiaro è Paulinho (Corinthians), per giugno è stato già opzionato il 19enne Pedro Obiang, centrocampista della Samp. Sempre più vicino ai saluti, invece, è Borriello, col testa a testa in corso fra Marsiglia e Tottenham. Come dire, arrivederci Roma.