Getty Images
Gervinho si è (ri)preso la Roma
L'UOMO DI RUDI - Che Garcia abbia una predilezione tecnica per Gervinho è indiscutibile. Fu lui a volerlo fortemente a Trigoria dopo averlo lanciato nel grande calcio a Le Mans prima e Lille poi. Doveva recuperarne il talento, perso nel biennio trascorso all'Arsenal. L'ivoriano, rigenerato dal tecnico, fu uno dei trascinatori della prima Roma di Garcia, salvo poi piombare nella mediocrità della seconda metà della scorsa stagione, forse complice un rilassamento dovuto alla vittoria in Coppa d'Africa con la sua Costa d'Avorio. Se qualche dirigente può aver storto il naso al momento del dietrofront dell'Al Jazira, chi ha sorriso è certamente il tecnico francese, che non ha mai perso la fiducia nel suo pupillo. Ma l'inizio di stagione sembrava dargli torto.
UNA LENTA RISALITA - Titolare con Hellas e Frosinone, subentrato con la Sampdoria, in panchina con Juventus, Sassuolo e Barcellona: dell'ivoriano straripante del primo anno, in quelle uscite di agosto e settembre, si era visto ben poco. E' bastato un lampo, un gol di rapina contro il Carpi, nel giorno dell'infortunio simultaneo di Dzeko e Totti, per rilanciare Gervinho, a segno anche nella sfortunata trasferta in casa del Bate. Schierato da centravanti d'emergenza, l'ivoriano ha scardinato la difesa del Palermo - doppietta nel 2-4 del Barbera - e sprecato molto con l'Empoli, ispirando comunque il gol di Salah. Un altro assist nell'incredibile 4-4 di Leverkusen, stavolta per Iago Falque, prima di tornare in fascia, lasciando il centro dell'attacco al rientrante Dzeko. Nessun problema: il gol che ha messo in ghiaccio la sfida del Franchi è stato il suo, 60 metri di scatto a punire le velleità della Fiorentina e a riportare la Roma in testa alla classifica. Un trasferimento che salta, una stagione che cambia, un attaccante che corre prendendo per mano i suoi compagni e strizzando l'occhio a un allenatore che non ha mai smesso di credere in lui, anche quando buona parte del tifo aveva perso le speranze. E' successo quasi per caso, ma è tornata ad essere la Roma di Gervinho.
Francesca Schito