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    È esploso Duran: “Lo vogliono in 40” e l’Aston Villa ascolta anche il Napoli. Chi è il 9 che infiamma il mercato

    È esploso Duran: “Lo vogliono in 40” e l’Aston Villa ascolta anche il Napoli. Chi è il 9 che infiamma il mercato

    • Simone Gervasio
    Intrigo internazionale per John Duran. In un momento storico in cui il grande calcio è tornato ad apprezzare e valutare al meglio l’avere un vero 9 in attacco, uno cui affidarsi in partite e periodi difficili, la punta colombiana è tra i nomi più ricercati. Classe 2003, a 21 anni appena compiuti, sta vivendo la stagione che lo mette definitivamente sulla mappa dei top club: l’Aston Villa se lo gode ma sa già che, per poterlo fare anche in futuro, servirà destreggiarsi tra le tante offerte che arriveranno.

    MERCATO - Lo vogliono tutti: dal Chelsea all’Arsenal, passando per il Manchester United in Premier, dal Psg in Ligue 1 alle nostre in Serie A. “Lo vogliono non meno di 40 club in giro per il mondo”, ha detto di lui Monchi, il President of football operations del club di Birmingham. La prima squadra italiana a scovarne il potenziale era stato il Milan che lo aveva seguito quando ancora era “nascosto” nella MLS, ora sulle sue tracce si sono messe Juventus e soprattutto Napoli. Secondo il Mattino, il ds Manna ha già presentato agli inglesi un’offerta da 35 milioni, rispedita al mittente, ma tornerà alla carica alzandola. Duran intanto ha un contratto fino al 2030, rinnovato di recente, e continua a segnare.

    LA STAGIONE - Sono 12 i gol nelle 25 gare giocate finora, uno ogni 79 minuti, numeri da capogiro: ha segnato a Bayern Monaco e Bologna, a Lipsia e Manchester City, ha spodestato dalla titolarità Watkins e si candida a nome grosso che occuperà titoli e pagine della prossima estate di calciomercato, come o più di Osimhen, David e Zirkzee. A Birmingham, dove era arrivato nel gennaio del 2023, per circa 16 milioni dalla franchigia di Chicago nella Mls, dove si era trasferito direttamente dall'Envigado, il suo club di sempre, già si fregano le mani. Vero che la squadra di Emery è sempre più nel gotha del calcio europeo ma l’esplosione del talento colombiano, avendo in rosa già Watkins, è un plus che potrebbe mettere a posto le casse per un lungo periodo, vista la costante crescita del prezzo per prelevarlo. Duran insomma adesso non si muove se non per almeno 50 milioni.

    LA CARRIERA -
    La sua crescita è sì costante ma anche intervallata da periodi di forma eccezionali e normali momenti di pausa, da stop and go che però non stanno influendo sulla sua ascesa. L’inizio di stagione è stato da record: quattro gol nelle prime cinque partite dell'Aston Villa in Premier League, sempre partendo dalla panchina e giocando in totale 131 minuti con una media realizzativa di un gol ogni 33 minuti. È arrivato poi novembre quando non è mai riuscito ad andare a segno e quindi un nuovo picco a dicembre con 4 reti nelle ultime 4 partite giocate. Alto 185 cm di pura forza e intraprendenza, Duran ha un gran mancino, potente e preciso, e non ha paura di testarlo anche da grandi distanze. Sono arrivati così alcuni dei suoi gol più belli. E pensare che il suo impatto in Inghilterra era stato un po’ a rilento. Nella prima mezza stagione con i Villans, Duran aveva segnato 5 gol in 23 partite, giocando sempre molto poco. E in estate, per le troppe panchine, aveva anche detto di sì al West Ham e, prima che i due club si mettessero d’accordo, aveva postato su Instagram uno scatto dove mimava lo stemma dei londinesi. Emery si era messo d’intralcio e aveva fatto saltare la trattativa. E ora si gode i frutti dell’ex Envigado. Nel suo club colombiano ci era arrivato a 11 anni ma non in tanti avrebbero scommesso su di lui. Bravo sì, veloce, promettente, ma troppo indisciplinato. Troppe le volte in cui preferiva restare nella sua stanza ad ascoltare la musica Reggaeton che andare a scuola o agli allenamenti. La sua fortuna – e un destino che evidentemente lo voleva legare alla Premier – è stata quella di trovarsi al momento giusto nel posto giusto. Il tedesco Pelzer, ex giocatore del Blackburn, divenuto poi dt dei Chicago Fire, andò a vedere una gara in Colombia per seguire da vicino un difensore centrale che gli interessava. Tornò a casa invece invaghito di quella giovane pantera che decise poi di portare in Mls, il resto è storia, il futuro un’incognita. 

     

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