Jacobelli: Allegri si gioca già tutto con il Psv, Mourinho ha soffiato Eto'o all'Inter
La confidenza è di uno dei cortigiani, assieme ai quali il presidente onorario del Milan si è asserragliato nello zoo bunker di Arcore, tra falchi, colombe e pitonesse pronte a far saltare il governo Letta. "Silvio Berlusconi dovrebbe essere in tutt'altre faccende affaccendato - ha sibilato il pretoriano - Eppure, sabato sera, se c'è stata una cosa che l'ha mandato ancora di più fuori dai gangheri è stata la sconfitta del Milan a Verona".
"Visto? L'avevo detto io", ha sbottato l'ex premier riferendosi ad Allegri e alla pessima prova dei rossoneri. Risultato: come volevasi dimostrare, è bastato il primo ko in campionato alla prima di campionato e il tecnico livornese è già tornato sulla graticola. Mercoledì a San Siro c'è il Psv: se gli olandesi eliminano il Milan dalla Champions League, può succedere di tutto. Oltre al danno economico (la partecipazione alla fase a gironi garantisce 30 milioni di euro) e all'impossibilità di tornare sul mercato, i rapporti fra l'allenatore e il presidente onorario torneranno ai minimi storici. Quelli di giugno per intenderci, che solo Galliani, con enorme fatica, riuscì a ricucire in extremis.
La verità è che il mercato del Milan è come la sua difesa: un groviera. Mexes e Zapata sono sempre più due lenti a contatto tanto che, da due anni, i rossoneri tampinano Astori, ma non riescono a prenderlo poichè Cellino i gioielli non li regala, tant'è vero che l'ha tolto ufficialmente dal mercato.
Aggiungete la pubalgia di Saponara che ha impedito ad Allegri di avere un trequartista degno di questo nome, visto che Honda non si schioda da Mosca per una differenza di 1,5 milioni di euro fra la domanda del Cska per l'indennizzo del giapponese e l'offerta di Via Turati perchè lo stesso arrivi subito e non il 1° gennaio 2014. Annotate che, se Balotelli s'inceppa e non segna perchè perde troppo tempo a protestare, il Milan non va e avete un quadro preciso della situazione. L'unico acquisto azzeccato è Poli, subito in gol a Verona, ma per i tifosi è una magra consolazione.
Montella non ne poteva più di Ljajic e la Fiorentina l'ha venduto alla Roma prendendo Rebic, un altro grande talento croato.
Vive in un'altra dimensione la lanciatissima Juve di Conte III. Marotta è stato di parola: sin dall'inizio del mercato aveva detto che né Marchisio né Vidal né Pogba sarebbero stati ceduti e ha mantenuto l'impegno. Marchisio è sotto contratto sino al 2017; Vidal prolungherà sino al 2018; per Pogba sia Arsenal sia Manchester United si sono sentiti rispondere con un cortese, ma secco no. Non lo vendiamo nemmeno per 30 milioni, è stata la replica alle profferte inglesi. E si capisce: il, ventenne capitano della Francia Under 20 campione del mondo è uno dei migliori affari che una società italiana abbia firmato negli ultimi anni sul mercato internazionale. Dove brilla sempre la stella di Samuel Eto'o. Stasera da Londra è arrivata la notizia che ha firmato per il Chelsea. Ora Moratti può vendere l'Inter a Thohir.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com