Dybala-Lukaku la coppia dei sogni, ma la sua fragilità rischia di essere un supplizio per la Roma
Uno, Lukaku, non ha fatto la preparazione, allenandosi, se così si può dire, con gli esuberi del Chelsea. L’altro, Dybala, ha sentito una fitta alla coscia, durante la partita con il Verona, e si è subito fermato. Quindi venerdì sera, contro il Milan, non c’è nessunissima possibilità di vederli giocare insieme. Probabilmente neanche di impiegare, part time, uno dei due. E’ vero che Mourinho buttò dentro Wesley Sneijder, appena arrivato a Milano, in un derby subito importante, ma rispetto, a tredici anni fa, tutto è diverso. A cominciare dalla struttura brevilinea dell’olandese rispetto a quella monumentale del belga.
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Che cosa significa questo? Non voglio fare il profeta di sventure, ma, per i guai assortiti dell’ultima stagione sia dell’uno che dell’altro, non saranno molte le partite in cui Dybala e Lukaku giocheranno insieme. Più nell’immediato ci vorrà del tempo perché il belga vada in forma e l’argentino suturi completamente i suoi muscoli di seta. Nel frattempo, il campionato andrà avanti e il rischio che la Roma corre, è quello di vedere allontanarsi troppo la zona Champions. Già in questo fine settimana può essere ancorata a meno otto dalla testa della classifica, cosa potrà accadere più avanti se il solco dalle prime diventerà più largo e più profondo?
Un aiutino può venire dalla sosta per le Nazionali, sempre che, né Dybala, né Lukaku vengano chiamati in ragione delle loro condizioni fisico-atletiche. In caso contrario, sarà una rincorsa assai simile al supplizio di Sisifo.