Retroscena Dybala: ecco tutti i motivi dietro all'arrivo in ritardo in Argentina
Nicola Balice
Anche contro il Guatemala è rimasto a guardare. Ma questa volta non c'è alcun problema per Paulo Dybala, che al contrario continua a preparare quello che dovrà essere il suo vero esame di maturità con l'Argentina: contro la Colombia toccherà a lui dimostrare di essere l'uomo giusto per affrontare questa delicata pausa di riflessione di Leo Messi. Il ct ad interim Scaloni crede in lui, lo ha ribadito anche in questi giorni concedendogli la possibilità di arrivare in ritardo negli Stati Uniti a causa di problemi personali, come sono stati definiti dall'allenatore. Anche in questo caso, nessun problema: nonostante sui social siano rimbalzate preoccupazioni, in casa Dybala tutto va a gonfie vele, a cominciare dalla storia d'amore con la bella Oriana Sabatini. Quali erano quindi questi problemi? Semplicemente Dybala lunedì non poteva essere già negli Stati Uniti perché doveva presenziare al Tas di Losanna per testimoniare all'interno del processo che lo vede coinvolto contro il suo ex manager Pier Paolo Triulzi. IL PUNTO - Si dibatte e si discute sempre a proposito di quel contratto che vincolerebbe ancora per anni in esclusiva i diritti di immagine di Dybala, un accordo che la Joya vorrebbe invalidare non avendo ormai più alcun rapporto con Triulzi da quando ha deciso di far curare i propri interessi da un entourage più ristretto e capitanato dal fratello Mariano. Raccolta questa testimonianza da parte di Dybala, il processo continua: una sentenza è prevista non prima di 7-9 mesi. Nel frattempo le parti proveranno a trovare un accordo privato, una conciliazione economica che permetterebbe di archiviare in anticipo un contenzioso che va avanti ormai da quasi un anno.