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    Dybala a Napoli nel segno di Maradona

    Dybala a Napoli nel segno di Maradona

    Domani sera allo stadio San Paolo, così come davanti ai teleschermi di mezzo mondo, gli sguardi saranno fatalmente puntati su Higuain. Una nuvola d’ira scatenerà una tempesta vocale sul “core ‘ngrato” il quale dovrà dimostrare di possedere spalle ben larghe e capacità di concentrazione da monaco tibetano per non cadere nella trappola della provocazione ed evitare di finire in confusione mentale. Tutto nella norma. Fa parte del gioco. Come la creatività dei tifosi napoletani, quelli autentici e pacifici, i quali esporranno una gigantografia del Pipita assemblata con la carta igienica. Allusione assai esplicita ma anche innocente e simpatico folklore che dovrebbe far riflettere le “teste calde” sull’opportunità o meno di rendere un evento così bello e popolare come Napoli-Juventus un elemento da cronaca nera. L’augurio, di cuore, è che a vincere sia civiltà e buon senso.

    Sicuramente, non potrebbe essere altrimenti, il clima sugli spalti dello stadio napoletano sarà perlomeno simile a quello di un girone dantesco. Il canonico e tanto invocato “dodicesimo uomo in campo” sarà ben presente e adeguatamente attrezzato per sostenere i ragazzi di Sarri il quale, fresco di investitura come “tecnico dell’anno”, vorrà legittimare il valore dell’onorificenza ottenuta a spese del dirimpettaio Allegri. I giocatori della Juventus, dal canto loro, sono ben vaccinati contro i potenti virus e batteri emotivi. In giro per il mondo ne hanno dovute vedere e subire di tutti i colori, sicché la preventivata bolgia non dovrebbe turbarli più di tanto. Semmai la speranza del popolo juventino sarà quella di poter vedere uscire da quel marasma di fumi e di suoni un giovane “cavaliere” senza macchia e senza paura in grado di fare la differenza. Paolo Dybala, in arte la Joia. Come un contemporaneo Lancillotto….

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