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    Fiorentina, Vlahovic può fare come Haaland. Ma occhio alle cifre che non si possono ignorare

    Fiorentina, Vlahovic può fare come Haaland. Ma occhio alle cifre che non si possono ignorare

    • Federico Targetti
    La quiete prima della tempesta: di solito si dice così. Tuttavia, nel caso della sessione di mercato in corso, di quiete se ne avverte poca, anche a bocce ferme. Perché i due club finalisti della scorsa Champions League vogliono aumentare il gap con le rivali, e per farlo stanno convincendo a suon di milioni due degli attaccanti attualmente più forti al mondo: Romelu Lukaku e Harry Kane. L'inglese è promesso sposo del City di Guardiola, il belga è ormai in procinto di tornare al Chelsea per consacrarsi là dove aveva fallito all'inizio della sua carriera. 

    UNA TIRA L'ALTRA - E con queste due cannonate, si aprirebbe una sfilza di fuochi d'artificio sul mercato. Entrambe queste reazioni a catena potrebbero (vorrebbero) trascinare nel gorgo Dusan Vlahovic, che molti esperti collocano appena dietro Haaland nella classifica dei giovani attaccanti europei. Ora, la Fiorentina non ha bisogno di cedere Vlahovic, la Fiorentina non vuole cedere Vlahovic, Vlahovic sta bene a Firenze, Vlahovic è protagonista del lancio delle nuove maglie. Eppure, come insegna l'affaire Chelsea-Lukaku, ci sono cifre che non si possono semplicemente ignorare. Come ha detto Matthias Sammer, consulente di mercato del Dortmund: "E se poi arriva un pazzo e paga 200 milioni, come spiego agli azionisti che abbiamo rifiutato una cifra del genere? Ecco perché non si può essere sicuri di niente". E, se nel caso dei nerazzurri si parla di 130 milioni di euro per l'attaccante più determinante della scorsa Serie A, per Vlahovic, senza dubbio il giocatore più sorprendente e in ascesa sul mercato italiano, siamo intorno ai 70. Che poi è il prezzo al quale la Fiorentina si rassegnerà a lasciarlo partire nelle sessioni successive, posto che non si arrivi ai saluti prima. 

    CHIUSURA DI UN CERCHIO - Le speranze dei tifosi viola sono nelle alternative che Inter e Tottenham, di fronte al muro eretto da Commisso, stanno valutando. In particolare, alla Beneamata interessa molto Duvan Zapata, che per stazza può (solo) avvicinarsi a Lukaku, e l'Atalanta non si fa grossi problemi nel cedere a peso d'oro per poi lanciare nuovi campioni dal nulla. La Dea si tufferebbe poi su Tammy Abraham, a sua volta scacciato dall'approdo al Chelsea di Lukaku, e così il primo cerchio si chiuderebbe. È uno scenario probabile, di sicuro più futuribile di quello che vede Vlahovic all'Inter. Però rimarrebbe il Tottenham, che ha sempre visto in Vlahovic la soluzione ideale nel caso in cui Kane non dovesse ricucire il suo strappo. Tanti, troppi i soldi che gli Spurs si ritroverebbero a disposizione. E dire che il City ha appena speso altri 117 milioni per Grealish dall'Aston Villa. Ci sono speranze? Sì, anche in questo caso. Perché, se Erling Haaland ha deciso in sintonia col Borussia Dortmund di rifiutare trasferimenti faraonici e proseguire un'altra stagione in giallonero per poi salutare a una cifra meno folle stabilita da una clausola, allora non c'è motivo per cui tale decisione non possa essere presa anche da Vlahovic e dalla Fiorentina. Sta tutto nella volontà: pare che Lukaku, al Chelsea, ci torni pure volentieri. Ed è certo che Kane vuole lasciare il Tottenham, tanto da disertare gli allenamenti. Invece le intenzioni di Vlahovic, durante il ritiro, sono parse a più riprese abbastanza chiare: rimanere. A meno che non si presenti alla porta della Fiorentina il famoso pazzo di cui parlava Sammer...

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