Drogba non serve, la Champions League si vince col gruppo
Di fatto, Beppe Marotta e Antonio Conte lo hanno confermato con le interviste rilasciate negli ultimi giorni. Didier Drogba non è un giocatore che può fare al caso della Juventus.
Pur non discutendo il valore tecnico e la professionalità dell'attaccante ivoriano, i costi di un'operazione che riguarderebbero il solo ingaggio sarebbero comunque molto proibitivi. In Cina, l'ex bomber del Chelsea percepisce qualcosa come 10 milioni di euro all'anno e difficilmente si renderebbe disponibile a fare un sacrificio importante (la Juve può offire un contratto fino al 2014 a 5 milioni annui tra parte fissa e bonus) per accettare la corte dei bianconeri.
Inoltre, la capacità degli attaccanti a disposizione di Conte di risorgere sempre dalle ceneri, come dimostrano i casi Quagliarella, Giovinco, Vucinic e Matri, è un fatto che dimostra l'assoluta affidabilità di questi calciatori. E allora siamo davvero sicuri che a gennaio la Juve abbia bisogno di un campionissimo per il reparto offensivo? Per puntare all'obiettivo neanche troppo segreto della seconda parte di stagione, la Champions League, ci sarà bisogno soprattutto della compattezza del gruppo e di quella voracità mostrata da quando l'ex capitano bianconero si è seduto sulla panchina della Vecchia Signora.