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    Dopo van Ginkel e Torres, ecco Cerci: Galliani e l'arte dell'improvvisazione

    Dopo van Ginkel e Torres, ecco Cerci: Galliani e l'arte dell'improvvisazione

    Van Ginkel, Torres e Cerci: cos'hanno in comune? Per ora, il fatto di aver vestito o, nel caso dell'ex attaccante granata, di essere prossimo a vestire la maglia rossonera, ma le strane condizioni alle quali il giocatore sarà ingaggiato dal club di via Aldo Rossi non possono non aprire un interrogativo: milanista sì, ma fino a quando? Il motivo è presto detto: Cerci approda alla corte di Filippo Inzaghi con la formula del prestito secco per i prossimi 18 mesi, in cambio di Torres che torna in Spagna ma con gli stipendi dei suoi calciatori che rimangono a carico delle società di provenienza. Quindi il Milan continuerà a spendere fino a giugno 2016 gli 8 milioni netti (16 lordi) per il Nino pur di vederlo giocare altrove, dopo aver messo in piedi a fine agosto un'operazione col Chelsea che sapeva tanto di azzardo, per non dire di peggio. 

    UN ACQUISTO A TEMPO? - Ma c'è di più: il cartellino di Cerci non è di esclusiva proprietà dell'Atletico Madrid ma appartiene anche ad un fondo di investimento che, come avviene in Borsa, ha puntato sul giocatore italiano impegnando una certa somma di denaro che spera di recuperare e magari vedere moltiplicare nel breve-medio periodo. In soldoni, se l'ex granata farà bene a Milano nei prossimi 5 mesi e in estate qualcuno si presenterà con un'offerta interessante, il Milan rischia di veder partire il giocatore che Galliani e Inzaghi seguono dalla scorsa estate. Scenari ipotetici, nulla di certo, ma da prendere comunque in considerazione e piuttosto surreali se si pensa a ciò che il club rossonero ha rappresentato a lungo nell'immaginario collettivo: una meta di approdo, la realizzazione di un sogno per tantissimi calciatori, diventato oggi poco più di un supermarket o, se preferite, un parcheggio.

    IL BILANCIO FA IL MERCATO - In fondo possono essere etichettate così anche le operazioni Torres e van Ginkel, col giovane olandese arrivato in prestito gratuito dal Chelsea per recuperare al meglio dal grave infortunio al ginocchio della passata stagione ma già certo del suo rientro alla base a giugno. Non a caso, Inzaghi ha preferito puntare sui calciatori di sua proprietà piuttosto che su un ragazzo di belle speranze ma solo di passaggio, un giocatore che si è trovato nei fatti a recitare lo stesso ruolo da comprimario che sarebbe toccato al prodotto del settore giovanile milanista Bryan Cristante, sacrificato ad agosto per necessità di bilancio. Quel bilancio che, al prossimo CDA per vararne l'approvazione, potrebbe recitare un pesante -70 milioni e che costringe Galliani a muoversi sul mercato principalmente attraverso operazioni a costi più che contenuti. In barba al blasone di quella che una volta era una delle società più ambite al mondo e oggi si accontenta di essere solo una tappa intermedia per molti calciatori.

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