Donnarumma: 'Rinnovo? Non ci penso, non ho l'età. Inter? No, ho scelto il Milan perchè...'
E' il momento di Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Milan a soli 16 anni si appresta a vivere da titolare la sfida di sabato contro la Juventus che lo vedrà affrontare Gianluigi Buffon. E per celebrare lo straordinario momento, il portiere rossonero si è concesso ai microfoni di Gazzetta dello Sport, Milan Channel e Sportmediaset.
HO SCELTO IL MILAN E NON L'INTER - "Io considerato erede di Buffon? Mi fa molto piacere, anche se non penso al futuro: voglio solo lavorare e migliorare giorno dopo giorno. Un messaggio a Buffon per i suoi 20 anni di carriera? Gli faccio soprattutto i complimenti per la splendida carriera. E spero di scambiare la maglia con lui sabato sera. Esordio? Mihajlovic il giorno prima della partita con il Sassuolo mi chiamò nello spogliatoio, mi fece un breve discorso e mi comunicò la sua scelta. Fu una fortissima emozione. Non avevo capito prima che mi avrebbe fatto giocare. Io di solito le emozioni le tengo dentro, ma quel giorno fu difficile. Dopo l’allenamento chiamai subito i miei genitori e loro partirono da Castellammare per venire a vedermi. Ho sempre voluto fare questo: il portiere. Nient’altro. Da bimbo chiesi io di stare in porta. Dove mi vedo tra 20 anni? E chi lo sa... Io devo pensare a tenermi il posto domenica dopo domenica. Qui ho davanti due grandi campioni come Diego Lopez e Abbiati. Rinnovo di contratto? Non ci penso, non ho nemmeno l’età per comprare un’auto. Perché il Milan e non l’Inter? Sono stato io a scegliere perché sono milanista e perché mio fratello aveva giocato qui".
SOGNO NAZIONALE - A Sportmediaset e Milan Channel ha poi aggiunto: "Mi stanno aiutando tanto, anche dalla prima partita contro il Real in amichevole. Cercano di farmi stare tranquillo. Se mi faccio sentire con la voce dai compagni? Sì, certo, un portiere da dietro vede tutto e quindi deve farsi sentire. Diego e Christian sono due grandi campioni, il mio punto di riferimento, mi danno tanti consigli. Il rigore parato a Kroos? Un sogno, fino ad allora accadeva soltanto alla Play Station. Ora devo continuare a giocare con il Milan, poi in Nazionale si vedrà: solo con il lavoro si ottengono risultati. I portieri di adesso usano tanto i piedi quindi sicuramente devo migliorare in quello e in tante altre cose. Nelle uscite alte e basse mi sento sicuro".