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    Donnarumma: "Io sempre bersagliato da quando ho lasciato l'Italia. Il consiglio a Camarda e chi vince lo Scudetto..."

    Donnarumma: "Io sempre bersagliato da quando ho lasciato l'Italia. Il consiglio a Camarda e chi vince lo Scudetto..."

    Gianluigi Donnarumma è ormai una colonna del Paris Saint Germain. Il portiere ex Milan si è raccontato in una lunga concessa a SportMediaset, queste le sue parole.

    MOMENTO – “Sto molto bene. Mi sono ambientato bene qui a Parigi, è un periodo molto bello per me con la nascita del mio primo figlio. È emozionante”.

    LA CRESCITA - “Non è stato facilissimo. All'inizio c'era un po' di pressione, però l'importante è rimanere sempre con i piedi per terra e non farsi prendere dalle euforie o dall’entusiasmo ma rimanere sempre equilibrati. Bisogna lavorare mentalmente perché non è facile essere sotto pressione tutti i giorni e avere grandi responsabilità".

    MIGLIORARE - “Il mio pensiero è che ho bisogno sempre di migliorare su tutto. Non c'è una cosa specifica. Ogni allenamento mi pongo un obiettivo, decido su cosa concentrarmi in quella sessione e cerco di migliorare. Non ho un punto preciso dove migliorare, ma cerco sempre di guardare a 360°".

    LEADER AL PSG – “In questo momento sono uno dei pochi che ha vissuto più anni qui. Sono quasi tutti ragazzi molto giovani che sono appena arrivati. Quindi la responsabilità di dare qualcosa ai nuovi la sento. Poi fortunatamente abbiamo un capitano come Marquinhos che è qui da tanti anni e che fa molto bene il capitano, ci tiene tutti in riga, fa crescere i nuovi giovani. Però un po' di responsabilità la sento perché mi sento in dovere di dare qualcosa anche ai ragazzi nuovi".

    CRITICHE - “Sono molto autocritico su me stesso. A fine partita cerco sempre di capire su cosa posso fare meglio, cosa si poteva fare di più, magari su un gol subito. Nell'ultimo periodo, da quando ho lasciato l'Italia, sono un po' troppo bersagliato, questo un po' dà fastidio. Però ormai ho le spalle larghe, è da tanti anni che gioco quindi so come funziona e so cosa devo fare per restare nella mia bolla".

    LUIS ENRIQUE -Umanamente è fantastico, riesce a fare esprimere ognuno di noi al meglio di sé, ci tiene tutti in allerta e non fa mai sentire nessuno come una seconda scelta. Quello è molto importante per il gruppo. Poi calcisticamente lo conosciamo tutti, penso che sia un fenomeno e ci sta dando tanto. Dobbiamo cercare di seguirlo il più possibile se vogliamo ottenere risultati veramente importanti".

    CHAMPIONS LEAGUE - “Ogni anno ci sono tante squadre organizzate e forti; quindi, non è facile vincere la Champions. Per farlo bisogna essere bravi e anche un po' fortunati perché è una competizione talmente bella con squadre forti che poi quando giochi una partita ai quarti o in semifinale c'è sempre il 50 e 50. É sempre tutto da vedere e da decidere. Noi siamo una squadra forte, sono arrivato qui che c’era una squadra incredibile, c'erano Messi, Mbappé e Neymar, però io penso che la cosa principale sia il gruppo oltre ai grandi campioni che sicuramente servono per vincere una competizione del genere. L'importante è creare il gruppo. Quest'anno lo siamo, siamo molto giovani, abbiamo bisogno di fare esperienza, alcuni l'hanno già, però penso che quest'anno possiamo dire la nostra anche se abbiamo un calendario non facile. É una competizione difficile ma dobbiamo pensare partita dopo partita. Quando sono arrivato c’era un po’ un’ossessione per la Champions, invece non deve essere così, non ci deve pesare tanto. Bisogna affrontarla con serenità e pensare partita dopo partita, poi il campo dirà dove possiamo arrivare".

    DE ZERBI - “Quest’anno sarà dura, conosco il mister De Zerbi. Abbiamo fatto due chiacchiere dopo partita e ho grande rispetto per lui. Posso fargli solo gli auguri per il resto della stagione. Fortunatamente è andata bene per noi ma il Marsiglia è una squadra che gioca bene, il mister sa far giocare molto bene, è un tecnico preparato, quindi c'è da stare attenti quest'anno”.

    CAMARDA - “Ho conosciuto Camarda quest’anno quando abbiamo giocato un’amichevole a Empoli, prima dell’Europeo. La prima impressione è che sia un ragazzo eccezionale, come persona l'ho visto molto umile, è veramente un bravo ragazzo. Spero che possa fare davvero bene, soprattutto al Milan può dare tanto. È importante rimanere con i piedi per terra, ma per quello non c'è problema perché ho visto che è un ragazzo molto equilibrato. Deve crescere e deve fare anche i suoi errori, va lasciato tranquillo e sono sicuro che poi arriverà lontano”.

    SOGNI - “Oltre ai trofei individuali, che per me sono una cosa secondaria e vengono dopo, per me è importante la squadra. Cerco di dare tutto per la squadra e voglio vincere il più possibile. Un giorno chissà, vincere la Champions…e poi sarebbe bello per tutti gli italiani se vincessimo ancora qualcosa di importante con la Nazionale”.

    SCUDETTO - “Guardo spesso le partite, quest'anno vedo un bel campionato. Il Napoli con Conte penso che possa fare molto bene, possa dar fastidio e senza coppe penso che abbia più possibilità di vincere lo scudetto. Però c'è il Milan, c'è l'Inter, c'è la Juve, quindi è tutto da vedere. Sarà un bel campionato fino alla fine”.

    DELUSIONE EURO 2024 - “Penso che sia mancata quella energia positiva del gruppo che si era creato all'Europeo scorso, penso che sia mancato un po' quello. Dispiace perché abbiamo qualità e avevamo qualità, quindi si poteva fare sicuramente meglio. Purtroppo, non è andata bene, siamo usciti un po' male. L'importante è ripartire. Siamo ripartiti bene, ma il bello e il difficile è confermarsi; quindi, c'è da tenere la testa sulle spalle, lavorare e seguire il mister. Con Spalletti stiamo facendo un lavoro straordinario, quindi c'è da seguirlo e penso che nel prossimo periodo faremo molto bene”.

    SPALLETTI - “Cosa mi ripete spesso? Maremma Maiala. Il mister è molto bravo, riesce veramente a insegnare calcio, a preparare bene le partite e sono molto contento di lavorare con lui. Penso che sia un allenatore perfetto per la nostra nazionale, per la crescita dell’Italia. Siamo un gruppo molto giovane quindi abbiamo bisogno di crescere, di fare esperienze e penso che il mister sia l'allenatore e la persona migliore che possiamo avere in questo momento”.

    SAN SIRO - “Da un ragazzo che ha giocato San Siro, che è stata casa sua…penso che San Siro è San Siro. É normale che io vorrei che restasse San Siro la casa di Inter e Milan. Però non entro nelle questioni societarie o nelle questioni politiche. Il mio pensiero è quello lì, poi non so cosa si fa in futuro”.

    VITA PRIVATA - “Sono molto emozionato, ho una splendida famiglia, sto creando una bellissima famiglia, ho la fortuna di avere dei genitori anche dietro che mi sono sempre vicini, una fidanzata che mi è sempre vicina. Ora c'è un bimbo, lo amo follemente e quindi sono molto contento di quello che sto creando e mi emoziona ogni giorno stare con loro, averli al mio fianco è un supporto incredibile”.

    PALLONE D’ORO - “Sicuramente chi l'ha vinto l'ha meritato più di tutti, però io sono molto amico e fan di Kylian Mbappé e spero che un giorno potrà raggiungere il Pallone d’Oro. Sta facendo la storia del calcio e continuerà a farla per tanti anni, quindi spero che arriverà anche questo”.
     

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    federico76
    federico76

    Diciamo che nella vita non ci vuole solo talento, ma anche fortuna e Donnarumma di fortuna ne ha...

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