Donadoni: 'Salvate il Parma, ora o mai più'
Non sarà il campo a distogliere l'attenzione dalla straordinaria situazione societaria che sta coinvolgendo il Parma. Rinviata per pericolo maltempo la sfida fra Parma e Chievo, in conferenza stampa il tecnico dei gialloblù, Donadoni, ha parlato senza freni della disastrosa situazione del club: "Per quello che ci riguarda dimostreremo fino in fondo la nostra serietà e porteremo a termine fino in fondo il campionato. Non credo che ci sia il richio di calcioscommesse, sappiamo come è strutturata la nostra società, poi ti trovi a dover spiegare cose che non pensi nemmeno. Bisogna che tutti lavorino nella stessa direzione".
O LUNEDI' O MAI PIU' - "E' rimasta una settimana di tempo, non capisco e non capirei il significato di un teatrino di una settimana. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Falsi acquirenti o presunti tali, ora basta. Ne abbiamo abbastanza. Non ci possono prendere in giro, mi auguro che chi è subentrato abbia voglia di fare cose oneste e giuste. Lunedì avremo una risposta definitiva a tutto questo, se si vuole salvare questa società, o lunedì o mai più. vogliamo dei fatti concreti. Non vogliamo più avere a che fare con persone che cercano solo visibilità.
DA TACI A... - "Taci? Credo che ci sia poco da commentare. Quello che si legge non fa ben sperare, i nomi che si leggono sono coinvolti nelle vicende strane. Mi auguro che questo non accada, la gente non ha bisogno di altro e noi nemmeno, siamo esausti. Ieri sera ho avuto modo di parlarci cinque minuti, mi ha detto di dov'è, cosa fa, non ho motivo di pensare a niente di diverso da questo. Mi auguro che faccia il bene del Parma".
BASTA COMPORTARSI DA VIGLIACCHI! - "Noi siamo ancora in pista e sono convinto che se le cose andranno come devono andare, beh, possiamo salvarci. Io non lascio, non scappo, ma non c'è nessuna garanzia che al 16 ci siano gli stipendi pagati. Questa è una cosa insopportabile. Ora basta, questo è un comportamento da vigliacchi. In questo mondo c'è bisogno di persone vere, non di racconta storie. E non posso dire chi resta e chi no: c'è un limite a tutto".