Domani il Milan scenderà in campo contro l'Inter in un derby importante per entrambi. Chi di stracittadine ne ha giocate, e vinte, tante è Roberto Donadoni, primo acquisto dell'era Berlusconi, ora tecnico del Bologna, da sempre accostato alla panchina rossonera. Queste le sue parole al Corriere dello Sport: "Il debutto in A lo ricordo vagamente. Mi pare fosse contro l'Inter, a Bergamo. Poi il Milan. Fu una mia scelta. Mi voleva la Juventus, che a quei tempi aveva un rapporto privilegiato con l'Atalanta. Fu una scelta difficile, ma io andai dove mi portava il cuore. Scelsi il Milan, la squadra per cui tifavo sin da bambino. Allora la Juve vinceva sempre e il primo anno al Milan riuscimmo a stendo a qualificarci per la Coppa Uefa, tanto che alla fine di quell'anno mi chiesi se non avessi sbagliato. Squadra di amici? Ancora oggi sento spesso Tassotti e con van Basten andiamo in vacanza insieme". MILAN E SAN SIRO - Quando il Bologna ha vinto a San Siro, Donadoni è stato accolto da una standing ovation: "Meraviglioso, ma fa ancora oggi venire la pelle d'oca. Tanti di quei tifosi forse non mi hanno visto giocare. Ma hanno memoria di me. Avrei fatto le capriole dalla gioia, mi sarei messo a saltare, ma non sarebbe stato commendevole. Non smetterò mai di ringraziare San Siro per quel momento di gioia. Se mi piacerebbe allenare il Milan? Come potrei rispondere di no? Da giocatore scelsi il Milan, avendo, altre, autorevoli, possibilità. I miei sentimenti sono gli stessi, non sono cambiati"
