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Donadoni a CM: 'Ho avuto contatti col Milan e altre due proposte in A, ma voglio vincere in Cina. Anche se...'
Aria di cambiamenti dalla Cina. In Cina. Nella parte Sud-orientale, dove a Shenzhen è arrivato un nuovo general manager. In panchina c'è un italiano, Roberto Donadoni, che non vede l'ora di cominciare la nuova stagione nonostante la retrocessione in seconda divisione. Di colpe l'allenatore non ne ha, è arrivato a 10 giornate dalla fine quando la situazione era già compromessa. Ora si riparte da zero, può essere il momento della svolta. A raccontarci la situazione del club è Donadoni in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com.
Com'è la situazione allo Shenzen?
Quali sono le sue idee sulla prossima stagione?
"Visto che l'obiettivo comune è quello di tornare subito in Super League, è chiaro che bisogna creare una squadra per centrare la promozione. La squadra va rivista perché in seconda divisione cambiano un po' le regole: si possono avere massimo 4 stranieri in rosa di cui solo 2 in campo; la strategia è quella di prenderne 3 prima dell'inizio del campionato per poi lasciarsi un ultimo slot in vista della sessione di mercato successiva. Io vorrei costruire subito una squadra di livello per risalire in fretta e per poi non dover rivoluzionare la rosa la prossima stagione".
Chiederà di provare a prendere qualche giocatore dall'Italia?
"Qualche idea c'è. Ora dobbiamo discuterne insieme per capire la situazione anche in base al budget a disposizione. Si possono cambiare solo 5 giocatori cinese".
Cosa si aspetta dall'inserimento di questo nuovo general manager?
"Bisogna inserire una figura come mister Ding, che ha già lavorato in altri club e quindi conosce tutte le problematiche. Avere una persona con le sue capacità e le sue competenze è sempre un vantaggio, spero che le sue idee combacino con le mie".
Come mai ha rifiutato due proposte dalla Serie A?
"Mi fa piacere che ci siano stati due club che mi abbiano cercato, e in questo senso c'è ancora qualcosa di aperto, ma la mia volontà è quella di portate avanti il progetto con lo Shenzhen. L'incontro di martedì prossimo sarà molto importante in chiave futura, perché io ho voglia di dimostrare le mie capacità qui in Cina, ripagando la fiducia che mi ha dato la società".
In passato l'ha contattata anche il Milan?
"C'è stata qualche chiacchierata quando stavano cambiando allenatore, ma io ero arrivato in Cina da poco e non me la sono sentita di tornare indietro".
Cosa non ha funzionato allo Shenzhen l'anno scorso?
"Io ho avuto la possibilità di allenare la squadra solo per 10 partite, quando l'ho presa era praticamente già retrocessa. All'inizio non siamo andati neanche male, poi piano piano le cose non sono andate come avrei voluto. E' pesato anche il fatto di aver fatto lunghi periodi di sosta ogni tre/quattro partite".
Come si vive il calcio in Cina?
"Da parte del Governo ci sono grandi motivazioni, vogliono che anche il calcio abbia il suo sviluppo come tutto il resto, per questo è fondamentale che le società vengano incentivate. Stanno cercando di adottare politiche che rafforzino il calcio, le potenzialità consentono di arrivare a ottimi livelli. Penso che presto punteranno anche ad avere il Mondiale".
Ha sentito Cannavaro dopo la vittoria dello scudetto col Guangzhou?
"Sì, gli ho mandato un messaggio per fargli i complimenti. Ma ci eravamo incrociati anche in campionato e avevamo fatto un'amichevole nel mese di sosta".
@francGuerrieri