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Diritto in gol: i segreti del premio di rendimento per i calciatori
Cataliotti quando è stato introdotto il Premio di rendimento e qual è la ratio della sua introduzione? "E' stato introdotto nelle Norme Organizzative Interne della FIGC (c.d. NOIF) con comunicazione ufficiale n. 190/A del 4 giugno 2013. Trattasi di un nuovo strumento contrattuale che gioverà alle trattative nell'ambito dei trasferimenti tra club. In particolare, consentirà alla società cedente di non ricevere quale unico beneficio economico il corrispettivo per la cessione del calciatore professionista, ma anche un'altra somma di denaro - il c.d premio di rendimento - che dovrà essere determinata con criteri specificatamente definiti. Così testualmente recita il comma 3-bis dell'art. 102 delle NOIF: "Negli accordi di cessione definitiva di contratto possono essere inserite clausole che prevedano un "premio di rendimento" a favore della società cedente, determinato con criteri specificatamente definiti, da erogare, salve diverse disposizioni annaualmente emanate dal Consiglio Federale, attraverso la Lega competente nella stagione successiva a quella in cui si verificano le condizioni previste".
Quindi il premio di rendimento è ipotizzabile solo nei trasferimenti dei calciatori professionisti?
"No. Analoga disciplina è contemplata anche per i "giovani di serie" (sono tali i calciatori che dall'età di 14 anni sono tesserati presso società professionistiche) nel comma 2-bis dell'art. 100 delle NOIF. In pratica, il premio di rendimento potrebbe "scattare" con il raggiungimento da parte del calciatore di determinati obiettivi agonistici, quali ad es. un certo numero di presenze negli allievi nazionali o in primavera fino addirittura alla sottoscrizione del primo contratto da professionista e conseguenti presenze in prima squadra".
Il premio di rendimento può essere previsto anche in caso di prestiti?
"La risposta è affermativa, anche se il relativo premio potrà maturare solo nella stagione sportiva in cui si verifica la cessione".