Diritto in gol: date, regole, curiosità, parte il mercato estivo
Gli operatori di mercato sono già al lavoro?
Con la fine del campionato di serie A si può annunciare ufficialmente che il mercato del calcio apre i propri battenti essendosi delineato il futuro agonistico delle società più blasonate anche in Europa. Tecnicamente potrebbero essere già stati messi a segno alcuni colpi di mercato attraverso i c.d. accordi preliminari, che sono veri e propri contratti caratterizzati dalla loro efficacia differita nel tempo e che possono avere ad oggetto trasferimenti, cessioni di contratto, nuovi contratti o rinnovi di contratti relativi alle prestazioni sportive dei calciaotori.
Quanto durerà la sessione di mercato estiva?
Come prevede il Regolamento FIFA, la sessione di mercato estiva - vale a dire il primo periodo di tesseramento - comincia dopo il termine della stagione agonistica e si conclude di regola prima dell'inizio della nuova stagione; tale periodo non può superare le dodici settimane. Da evidenziare che il suddetto periodo non si applica alle competizioni destinate esclusivamente ai dilettanti. Quest'anno si va dal 1° giugno al 2 settembre.
Che tipo di mercato si aspetta?
Sarà un mercato condizionato sicuramente dal Mondiale in Brasile in quanto molti calciatori, anche di nazionali "minori", inevitabilmente finiranno sotto osservazione e sul taccuino dei nostri direttori sportivi.
Ma bisognerà stare attenti a non spendere troppo viste le sanzioni che la UEFA sta infliggendo a diversi club europei....
Sì, le regole del Fair Play Finanziario di Platini non potranno essere prese sotto gamba specie dalle società più ambiziose.
Quindi ci saranno molti prestiti e comproprietà?
I prestiti, ovvero le cessioni temporanee di contratto a titolo oneroso o gratuito, si affacciano sul mercato soprattutto nel secondo periodo dei tesseramenti quando le società devono ricorrere ai ripari per ragioni di classifica; la comprietà, ovvero il diritto di partecipazione, risulta essere un strumento certamente utile in quanto consente alla società che ha acquisito il diritto alle prestazioni sportive di un calciatore professionista per effetto di cessione definitiva di contratto di stipulare un accordo con la società cedente che prevede un diritto di partecipazione di quest'ultima al 50% agli effetti patrimoniali conseguenti alla titolarità del contratto.
Altra domanda che in tanti si stanno ponendo in questi giorni: gli agenti FIFA spariranno dagli hotel ufficiali e non del calciomercato di Milano?
Non spariranno assolutamente! L'11 giugno la FIFA si pronuncierà definitivamente sul futuro degli agenti FIFA che, in ogni caso, rimarranno i protagonisti del calciomercato. Forse verranno chiamati "intermediari", ma il loro ruolo non potrà essere cancellato con un colpo di spugna. Da notare che gli agenti dei calciatori, un tempo denominati "procuratori sportivi", si sono sempre rivelati indispensabili nell'affiancare e nell'assistere il calciatore nelle dinamiche - spesso perigliose, senza una guida sicura - dei trasferimenti e delle trattative contrattuali, seppure tale figura abbia per lungo tempo scontato la mancanza di un riconoscimento e di una regolamentazione specifica. Solo nel 1996 la figura dell'agente ha trovato riconoscimento a livello internazionale mediante l'emanazione di un regolamento FIFA che la stessa FIFA ora vuole disconoscere.
Il rischio è che tutti possano fare gli agenti senza nessun tipo di competenza?
Non penso. Il calciatore ha bisogno di un'assistenza a tutto campo, non solo nelle fasi delle trattative e del mercato. Rimarranno, pertanto, in piedi gli "agenti" con conoscenze giuridiche, con cognizioni di marketing, di sponsorizzazioni, di sfruttamento dei diritti di immagine, e con spiccate capacità organizzative e di relazione con i mezzi di informazione. La figura dell'agente, qualunque sarà la sua evoluzione e la sua eventuale nuova denominazione, manterrà un'indubbia centralità nelle dinamiche del mondo del calcio.