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  • Diritto in gol: le 10 normative che chi lavora nel mondo del calcio non può non conoscere

    Diritto in gol: le 10 normative che chi lavora nel mondo del calcio non può non conoscere

    Calciomercato.com ha "nominato" l'Avv. e Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei workshop di Reggio Emilia rivolti a tutti coloro che aspirano ad entrare nel mondo del calcio (info su www.footballworkshop.it) ed esperto in materia di diritto calcistico nazionale ed internazionale, per chiedergli di elencare le 10 normative più importanti che chi lavora nel calcio o desidera entrarci dovrebbe conoscere.

    "Ecco il mio elenco, non in ordine di importanza, delle 10 normative (leggi, regolamenti, statuti, ecc.) che gli addetti ai lavori dovrebbero conoscere

    1) legge n. 91 del 1981, perchè con questa legge viene abolito il vincolo sportivo (vale a dire, i calciatori, così come tutti gli sportivi professionisti, alla scadenza del contratto non sono più legati alla società presso la quale hanno militato, la quale perde, infatti, la titolarità del "cartellino"; i calciatori sono, pertanto, liberi, di approdare a "parametro zero" presso altra società) e viene inquadrato il calciatore come un lavoratore subordinato cui spettano diritti e doveri. Può, altresì, dirsi importante questa legge in quanto fa capolino nel calcio la figura del procuratore 
    sportivo;

    2) le Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF), 118 articoli per saperne di più su come è disciplinata l'attività agonistica presso la Federazione italiana, e in particolare per approfondire temi quali i tesseramenti e i trasferimenti di calciatori giovani e professionisti. Sono norme che i segretari delle società di calcio, i dirigenti e gli agenti dei calciatori non possono non conoscere per esercitare le loro rispettive attività;

    3) il Codice di Giustizia Sportiva, con l'avvertenza che le controversie nel mondo del calcio, in virtù dell'applicazione obbligatoria della c.d. clausola compromissoria, devono essere obbligatoriamente risolte innanzi agli organi della Giustizia sportiva e non davanti a quelli della Giustizia ordinaria;

    4) tutti i regolamenti e i contratti collettivi disciplinanti le attività degli agenti dei calciatori, dei direttori sportivi, degli allenatori, dei preparatori atletici e, ovviamente, dei calciatori (per i calciatori esistono tre diversi contratti collettivi, di serie A, di serie B e di Lega Pro);

    5) lo Statuto della FIGC, composto da quattro titoli per 38 articoli, per sapere di che cosa si occupa la FIGC, quali sono le sue funzioni, come è strutturata e come garantisce gli istituti della giustizia sportiva;

    6) lo Statuto della UEFA (70 articoli) e il Codice disciplinare della UEFA, essendo la UEFA responsabile di tutto il calcio europeo; la UEFA detta, infatti, principi di condotta - es. fair play finanziario, divieto di comportamenti discriminatori - che le società (e i loro protagonisti) devono letteralmente rispettare;

    7) lo Statuto della FIFA e le relative circolari; è evidente l'importanza di conoscere le disposizioni normative provenienti dalla FIFA, il vertice dell'ordinamento giuridico internazionale del gioco calcio!

    8) il Regolamento FIFA sullo status e i trasferimenti dei calciatori, per conoscere tutte le norme che regolano i trasferimenti dei calciatori giovani e professionisti a livello internazionale, oltre a quelle sulla messa a disposizione dei calciatori da parte dei club nei confronti delle rispettive Federazioni in caso di convocazione per le rappresentative nazionali;

    9) il Codice disciplinare della FIFA, che le Federazioni affiliate alla FIFA l'obbligo di recepire seppure con un margine di discrezionalità circa la gradualità delle sanzioni;

    10) e non per ultime, le regole del gioco del calcio; la versione inglese più recente (2013-2014) del regolamento consta di 148 pagine. La versione italiana incorpora anche domande di casistica stilate direttamente dall'Associazione Italiana Arbitri e le decisioni ufficiali della FIGC".

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