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    Diritto in gol: l'Inter e l'indennizzo sfumato. Per fortuna

    Diritto in gol: l'Inter e l'indennizzo sfumato. Per fortuna

    Calciomercato.com ha chiesto all'Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei corsi per aspiranti osservatori di calcio e intermediari (per info si rimanda la sito www.footballworkshop.it), di spiegare se le società di calcio hanno diritto a essere indennizzate per gli infortuni dei calciatori subiti durante le partite disputate con la maglia delle loro rispettive nazionali. 

    Il regolamento per lo status e i trasferimenti dei calciatori della FIFA  prevede - in un articolo da pochi anni introdotto nel regolamento stesso - che, se un giocatore si infortuna durante una gara con la propria nazionale, il club di appartenenza riceverà dalla FIFA una somma a titolo di indennizzo da calcolarsi in base alla durata dell'assenza del giocatore e al suo stipendio base.

    Deve trattarsi - perché scatti il meccanismo dell'indennizzo da parte della FIFA a favore del club - di un infortunio avvenuto in occasione di una partita di calcio a 11 e durante il periodo di rilascio del calciatore per una partita internazionale A (cioè, con la nazionale maggiore); ecco che, a seguito dell'infortunio, se il calciatore risulterà temporaneamente o totalmente inabile, la società presso la quale è tesserato il calciatore avrà diritto a ricevere il  risarcimento da parte della FIFA.

    Dopo l'ultima tornata di match internazionali, l'Inter ha temuto per qualche ora di dover essere costretta a chiedere un risarcimento per Mateo Kovacic, ma poi l'infortunio del talento croato per fortuna si è rivelato di lieve entità, tanto che il numero 10 nerazzurro potrebbe essere disponibile già per il match di lunedì contro il Napoli. E l'Inter è ben contenta di non doverlo richiedere, questo indennizzo

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