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    Diritto in gol: Fair Play Finanziario, ecco cosa rischia l'Inter

    Diritto in gol: Fair Play Finanziario, ecco cosa rischia l'Inter

    Calciomercato.com ha posto all’Avv. e Agente Fifa Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico e titolare dei corsi di Reggio Emilia per osservatori di calcio e agenti dei calciatori (per info si rimanda al sito www.footballworkshop.it), e al Dott. Tommaso Fabretti, laureato in Economia e Management presso l’Università Politecnica delle Marche, alcune domande sulla vicenda dell'Inter che venerdì si è recata a rapporto a Nyon davanti all'UEFA per fare chiarezza circa il rispetto o meno delle norme sul Financial Fair Play.

    Innanzitutto, quali sono gli obblighi imposti alle società europee dalle disposizioni del Financial Fair Play?
    "Possono essere sintetizzati come segue:
    - obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio, che significa che i club non devono spendere più di quanto ricavato in un determinato periodo di tempo;
    - nessun debito arretrato durante la stagione nei confronti degli altri club, dei dipendenti e nei confronti delle autorità sociali o fiscali;
    - fornitura di informazioni finanziarie di lungo termine, in modo da garantire che i club possano adempiere agli obblighi contratti non solo nel presente ma anche nel futuro".

    Ma da quando la UEFA ha iniziato a richiedere alle società maggior attenzione ai suddetti obblighi?
    "Dalla stagione 2013-2014 iniziando anche ad inasprire le pene. La UEFA ha infatti stabilito che in ognuno dei periodi biennali 2011-2013 e 2013-2015 le società possono permettersi perdite massime totali di 45 milioni di euro".

    Quindi, in concreto, se i conti non dovessero tornare, che cosa rischiano le società in situazioni di forte passivo e, in particolare, l'Inter?
    "La Uefa ha annunciato che le misure maggiormente restrittive verranno attuate soprattutto nei confronti di quelle società la cui perdita annuale eccede il 20% del punto di pareggio, dunque quei club che registreranno perdite superiori al 20% del fatturato complessivo generato annualmente. Ecco i provvedimenti che potrebbero essere applicati alle società di calcio, compresa quindi anche l'Inter, iniziando dal più leggero per salire mano a mano di afflitività:
    - avvertimento
    - richiamo ufficiale
    - multa di importo variabile
    - decurtazione di punti
    - trattenuta degli introiti ricavati dalle competizioni UEFA
    - divieto di iscrizione alle liste UEFA dei nuovi giocatori acquistati
    - restrizione del numero di giocatori che un club può inserire nelle liste UEFA, compreso un limite del costo totale del monte-igaggi del club
    - squalifica dalle competizioni in corso di svolgimento e/o esclusione da future manifestazioni
    - revoca di un titolo conquistato".

    Quando potrebbero scattare le sanzioni?
    "Nel 2015-2016, ma l'afflitività delle stesse potrà essere mitigata in caso di patteggiamento". 

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