Diritto in gol: diritti e doveri dell'osservatore calcistico
Partiamo dai diritti. Quali sono quelli dell'osservatore?
"E' doveroso premettere che non esiste il codice deontologico dell'osservatore né un regolamento che ne disciplini l'attività stessa. I diritti - così come i doveri - sono quelli che scaturiscono dagli accordi contrattuali convenuti con i committenti, che potranno essere gli agenti dei calciatori o le società di calcio.
In un contratto, pertanto, non possono essere esclusi il diritto per l'osservatore ad un giusto compenso per l'attività svolta così come quello a percepire il rimborso delle spese sostenute. Il committente per il miglior svolgimento dell'incarico affidato all'osservatore dovrà impartire le opportune direttive, vale a dire quali calciatori andare a visionare, di quali classi di età, in quali campionati, ecc.
Il corrispettivo dell'osservatore potrà essere corrisposto o in dodici rate mensili entro il giorno 15 di ciascun mese oppure, qualora l'osservatore presti la propria attività a favore di un agente dei calciatori, in una percentuale X del compenso dovuto all'agente dereivanti dai calciatori segnalati e/o messi in contatto dall'osservatore in forza di procura sottoscritta tra agente e calciatore.
Ritengo importante anche il diritto dell'osservatore - in caso di collaborazione con un agente - di essere informato costantemente dall'agente stesso circa le trattative in essere per i calciatori segnalati dall'osservatore".
E i doveri?
"I doveri sono quelli determinati nell'oggetto del contratto. L'osservatore deve, pertanto, sottoscrivere l'impegno a svolgere in favore del committente l'attività di osservatore di calcio mediante servizi di analisi e di valutazione delle caratteristiche fisiche, tecniche, tattiche e caratteriali del calciatore osservato e anche mediante servizi di analisi e valutazione di squadre avversarie (tale compito è richiesto, in particolare, se l'osservatore presti la propria attività a favore di una società di calcio).
Ci sono altri doveri che, a mio avviso, meriterebbero attenzione. Vale a dire la riservatezza circa le informazioni ottenute sui calciatori osservati, la conseguente non divulgazione di informazioni tecniche e contrattuali ad altri agenti o ad altre società. Il collaboratore di un agente o di una società deve, infatti, impegnarsi a non stipulare accordi o ad assumere impegni di qualsiasi tipo con soggetti diversi da quelli per i quali presta la propria attività di osservatore (salva autorizzazione scritta da parte della committenza)".
E' più gratificante lavorare per un agente o per una società di calcio? "Questa domanda andrebbe rivolta agli osservatori stessi. Al di là dei ritorni economici che sono comunque condizionati da tantissimi fattori, ritengo che gli osservatori che osservano i giovani talenti (i c.d. talent scout) non sempre guardino con favore all'attività di analisi delle squadre avversarie così come può valere il contrario. Nel tempo e con l'esperienza le due attività comunqne dovrebbero diventare complementari".