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  • Diritti tv Serie A a Mediapro, Infront: 'Prezzi più bassi, il canale della Lega...'

    Diritti tv Serie A a Mediapro, Infront: 'Prezzi più bassi, il canale della Lega...'

    Rivoluzione nei diritti tv del calcio italiano, con gli spagnoli di Mediapro che si aggiudicano i prossimi tre campionati di Serie A per un miliardo cinquanta milioni e mille euro. L'amministratore delegato di Infront, Luigi De Siervo ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica: "Game, set, match. È una rivoluzione, questa. Abbiamo liberalizzato il calcio. Fino a oggi era usato come prodotto esclusivo per piattaforme esclusive. E tutti pensavano che questo fosse l'unico modello possibile. Abbiamo dimostrato che così non è. Dal prossimo anno ci sarà una scelta più democratica". 

    La gente dove vedrà le partite? 
    "Da oggi qualunque operatore potrà sedersi davanti a Mediapro e aprire una trattativa. Poi gli spagnoli faranno dei pacchetti e li metteranno sul mercato, rispettando le linee guida della Melandri e dell’Antitrust. Non mi stupirei se alla fine oltre a Sky e Mediaset la Serie A possa essere distribuita attraverso piattaforme come Perform, Fastweb, Amazon, Tim e Vodafone". 

    Ma sono le stesse aziende che avevate cercato di sollecitare con i bandi falliti fino ad oggi. Perché, se prima non hanno nemmeno partecipato, adesso dovrebbero pagare così tanto da far rientrare Mediapro? 
    "Perché abbiamo eliminato le barriere d’accesso. Da ogni azienda Mediapro prenderà un minimo garantito e una percentuale sulle vendite. E tanti minimi garantiti più le percentuali produrranno più utili rispetto alla vendita vecchio stampo a Sky e Mediaset". 

    Che però continuano ad avere il grosso degli abbonati. E dunque dovrebbero essere i principali clienti di Mediapro. Ma mentre Mediaset si è già detta disponibile a trattare, Sky un minuto dopo l’assegnazione ha fatto partire una diffida. 
    "Affrontiamo l’eventualità di una causa con serenità. Abbiamo i migliori avvocati d’italia. Il subcommissario di Paolo Nicoletti è famoso per il suo rigore. Abbiamo dato al sistema tradizionale tutte le possibilità del caso. Mi spiace vedere che un grande campione come Sky non sa perdere". 

    Però è inutile nascondersi che l’esito di questa partita dipenderà interamente da quanto Sky sarà disposta a pagare a Mediapro. E da quanto si capisce gli uomini di Murdoch stanno cominciando a considerare l’ipotesi di rinunciare alla Serie A. 
    "Se dicono così vuol dire che hanno già iniziato la trattativa. Oggi Sky ha 2.3 milioni di abbonanti al calcio. Basta dare a questo numero un valore". 

    Gli spagnoli non hanno negato che il Canale di Lega sia il loro vero obbiettivo. Ma il bando che hanno appena vinto non lo permette. Può garantire che non ci sarà un tentativo di farlo ugualmente? 
    "C’è stata confusione: loro hanno partecipato al bando da intermediari, che li autorizza solo a fare pezzi di palinsesto e confezionare prodotti da rivendere. Ora tutto passa all’Autorità : sia noi sia Mediapro ci adatteremo alle sue decisioni. Certo, se per paradosso Sky con un’azione legale ci impedisse di fare l’assegnazione a Mediapro, allora torneremmo in possesso dei diritti e potremo fare quello che ci pare, anche il canale...". 

    Cambieranno i prezzi per gli abbonati? 
    "Credo che si potrebbero abbassare. Su alcune piattaforme che usano infrastrutture meno costose anche di parecchio". 

    I critici dicono che lei sta portando il calcio italiano allo sfascio e che se Sky decidesse di non accordarsi con Mediapro crollerà tutto. 
    "Dico solo questo. L’offerta di Mediapro era più alta di 200 milioni rispetto all’ultima proposta arrivata dai broadcaster. Vale a dire 600 milioni in tre anni, di cui il 10 per cento verrà reinvestito nel movimento. Quanto a Sky, al netto dell’arrabbiatura di questi giorni, penso che già tra un mese tutto questo sarà solo un ricordo. Dei tessitori lavoreranno al meglio e verrà trovato un accordo che soddisferà tutti". 
     

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