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Dirigenti, agenti e calciatori: tutti i nomi coinvolti nella seconda inchiesta sportiva sulla Juve
In attesa del fondamentale appuntamento del prossimo 19 aprile, in cui il Collegio di Garanzia del Coni valuterà il ricorso presentato contro la squalifica di 15 punti in classifica comminata per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Prisma della Procura di Torino per il caso plusvalenze, quella di oggi è stata un’altra giornata molto importante per la Juventus. Quella nella quale il Procuratore federale Giuseppe Chiné ha notificato al club bianconero e ai soggetti coinvolti la conclusione dell’indagine per l’altro filone d’inchiesta, quello relativo a “manovre stipendi, agenti e partnership con altri club”.
MANOVRA STIPENDI - Per quanto concerna la manovra stipendi, si fa riferimento alle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021: per la prima vengono coinvolti l’allora presidente Andrea Agnelli e l’allora Chief Football Officer Fabio Paratici, ai quali viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 del Codice di Giustizia Sportiva, nello specifico la violazione i principi di lealtà, correttezza e probità, per aver avere depositato presso la Lega Serie A gli accordi di riduzione di 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 calciatori e dell’allenatore ed aver omesso di depositare gli accordi economici di integrazione - ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) - già conclusi con i medesimi calciatori e con l’allenatore, nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto.
I CASI DI RONALDO E DYBALA - Per la stagione successiva (2020/2021) le stesse contestazioni vengono mosse pure all’indirizzo dell’ex vicepresidente bianconero Pavel Nedved per gli accordi sottoscritti con 17 giocatori, tra i quali non rientrano Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala che, a differenza dei loro compagni, non avrebbero ricevuto nelle stagioni successive gli importi di integrazione stipendiale per le 4 mensilità differite. In sostanza, alla Juventus e ai dirigenti operativi all’epoca dei fatti viene imputato il fatto di non aver depositato presso la Lega Serie A e la FIGC le scritture private sottoposte ai calciatori e ai loro rappresentanti con cui sono stati definiti gli slittamenti dei pagamenti degli stipendi durante l’emergenza per il Covid-19.
OPERAZIONI SOSPETTE - Un altro filone d’indagine oggetto dell’inchiesta della Procura di Torino conduce ai rapporti intrattenuti tra il management bianconero ed alcuni procuratori e alle intermediazioni svolte da questi ultimi per la definizione di alcune operazioni di mercato. Anche in questa circostanza viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 ad Agnelli, Paratici, Nedved, ed inoltre a Federico Cherubini (Head of Football Teams & Technical Areas) Giovanni Manna (ds della Under 23) Paolo Morganti (Head of Football Operations) Stefano Braghin (all’epoca Direttore del Settore Giovanile e attuale Head of Juventus Women), sia in via autonoma che in violazione di quanto previsto dal Regolamento degli Agenti Sportivi. Tra il 2015 e il 2022 i soggetti in questione avrebbero provveduto al pagamento di alcuni agenti senza che questi avessero concretamente svolto il loro ruolo di intermediari in operazioni per le quali non avevano ricevuto alcun mandato, oppure ne avevano ricevuto uno giudicato non veritiero, oppure ancora per affari per i quali non era stata effettuata alcuna intermediazione e che servivano per sanare le debenze nei confronti dell’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne o “giovane di serie” (per il quale quindi non poteva essere pattuito alcun corrispettivo). Gli atti relativi a questo filone, in particolare in merito ai comportamenti di alcuni procuratori, sono stati trasmessi contestualmente alla Commissione federale agenti sportivi, competente in materia. Gli agenti che hanno ricevuto la notifica della conclusione delle indagini nei loro confronti sono Davide Lippi, Gabriele Giuffrida, Giorgio Parretti, Antonio Rebesco, Luca Ariatti, Silvio Pagliari, Giuseppe Galli, Michele Fioravanti, Luca Puccinelli, Tullio Tinti e Vincenzo Morabito.
LE PARTNERSHIP - Infine, sempre in violazione dell’articolo 4.1 del CGS, a Fabio Paratici e a Cesare Gabasio - avvocato di fiducia di Andrea Agnelli - viene contestato di aver trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato relative all’acquisto e/o alla cessione e/o al riscatto di calciatori, senza provvedere al deposito della relativa modulistica federale presso la Lega di Serie A e/o provvedendo a depositare modulistica federale recante pattuizioni in tutto o in parte diverse da quelle effettivamente concluse, così tenendo una condotta di palese elusione della normativa federale in materia di trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. La posizione dei club considerati “partner” della Juventus e degli agenti coinvolti saranno valutate al momento della conclusione delle indagini delle Procure delle città competenti, dopo che lo scorso 24 febbraio la Procura di Torino ha provveduto alla trasmissione degli atti.
Un aspetto importante da rilevare è la mancata contestazione da parte del Procuratore Federale della violazione dell’articolo 31 del CGS, quello relativo alle violazioni in materia gestionale ed economica» con il comma 3 che recita: «La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti».
MANOVRA STIPENDI - Per quanto concerna la manovra stipendi, si fa riferimento alle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021: per la prima vengono coinvolti l’allora presidente Andrea Agnelli e l’allora Chief Football Officer Fabio Paratici, ai quali viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 del Codice di Giustizia Sportiva, nello specifico la violazione i principi di lealtà, correttezza e probità, per aver avere depositato presso la Lega Serie A gli accordi di riduzione di 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 calciatori e dell’allenatore ed aver omesso di depositare gli accordi economici di integrazione - ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) - già conclusi con i medesimi calciatori e con l’allenatore, nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto.
I CASI DI RONALDO E DYBALA - Per la stagione successiva (2020/2021) le stesse contestazioni vengono mosse pure all’indirizzo dell’ex vicepresidente bianconero Pavel Nedved per gli accordi sottoscritti con 17 giocatori, tra i quali non rientrano Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala che, a differenza dei loro compagni, non avrebbero ricevuto nelle stagioni successive gli importi di integrazione stipendiale per le 4 mensilità differite. In sostanza, alla Juventus e ai dirigenti operativi all’epoca dei fatti viene imputato il fatto di non aver depositato presso la Lega Serie A e la FIGC le scritture private sottoposte ai calciatori e ai loro rappresentanti con cui sono stati definiti gli slittamenti dei pagamenti degli stipendi durante l’emergenza per il Covid-19.
OPERAZIONI SOSPETTE - Un altro filone d’indagine oggetto dell’inchiesta della Procura di Torino conduce ai rapporti intrattenuti tra il management bianconero ed alcuni procuratori e alle intermediazioni svolte da questi ultimi per la definizione di alcune operazioni di mercato. Anche in questa circostanza viene contestata la violazione dell’articolo 4.1 ad Agnelli, Paratici, Nedved, ed inoltre a Federico Cherubini (Head of Football Teams & Technical Areas) Giovanni Manna (ds della Under 23) Paolo Morganti (Head of Football Operations) Stefano Braghin (all’epoca Direttore del Settore Giovanile e attuale Head of Juventus Women), sia in via autonoma che in violazione di quanto previsto dal Regolamento degli Agenti Sportivi. Tra il 2015 e il 2022 i soggetti in questione avrebbero provveduto al pagamento di alcuni agenti senza che questi avessero concretamente svolto il loro ruolo di intermediari in operazioni per le quali non avevano ricevuto alcun mandato, oppure ne avevano ricevuto uno giudicato non veritiero, oppure ancora per affari per i quali non era stata effettuata alcuna intermediazione e che servivano per sanare le debenze nei confronti dell’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne o “giovane di serie” (per il quale quindi non poteva essere pattuito alcun corrispettivo). Gli atti relativi a questo filone, in particolare in merito ai comportamenti di alcuni procuratori, sono stati trasmessi contestualmente alla Commissione federale agenti sportivi, competente in materia. Gli agenti che hanno ricevuto la notifica della conclusione delle indagini nei loro confronti sono Davide Lippi, Gabriele Giuffrida, Giorgio Parretti, Antonio Rebesco, Luca Ariatti, Silvio Pagliari, Giuseppe Galli, Michele Fioravanti, Luca Puccinelli, Tullio Tinti e Vincenzo Morabito.
LE PARTNERSHIP - Infine, sempre in violazione dell’articolo 4.1 del CGS, a Fabio Paratici e a Cesare Gabasio - avvocato di fiducia di Andrea Agnelli - viene contestato di aver trattato, sottoscritto o comunque pattuito con le società Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari accordi confidenziali aventi ad oggetto operazioni di mercato relative all’acquisto e/o alla cessione e/o al riscatto di calciatori, senza provvedere al deposito della relativa modulistica federale presso la Lega di Serie A e/o provvedendo a depositare modulistica federale recante pattuizioni in tutto o in parte diverse da quelle effettivamente concluse, così tenendo una condotta di palese elusione della normativa federale in materia di trasferimento dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori. La posizione dei club considerati “partner” della Juventus e degli agenti coinvolti saranno valutate al momento della conclusione delle indagini delle Procure delle città competenti, dopo che lo scorso 24 febbraio la Procura di Torino ha provveduto alla trasmissione degli atti.
Un aspetto importante da rilevare è la mancata contestazione da parte del Procuratore Federale della violazione dell’articolo 31 del CGS, quello relativo alle violazioni in materia gestionale ed economica» con il comma 3 che recita: «La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde comunque loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti».