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    Juve-Paredes, nessun provvedimento dopo la lite. Ma il destino rimane segnato

    Juve-Paredes, nessun provvedimento dopo la lite. Ma il destino rimane segnato

    • Balice e Stragapede
    Nessun provvedimento da parte della società ed allenamento regolare in gruppo. È questo quanto filtra dall’ambiente bianconero dopo che, nella giornata di lunedì, tra Leandro Paredes e mister Massimiliano Allegri si era accesa una tesa ed animata discussione, sfociata poi in una lite che ha scosso la Pasquetta della Juventus. Tensione e nervi tesi che, con il passare delle ore, ha finito con il distendersi e sfociare in un chiarimento, prima dell’allenamento di martedì, tra il centrocampista argentino ed il tecnico livornese. Tutto rientrato quindi, con l’ex PSG che è stato a disposizione di Allegri. Una tranquillità giunta necessariamente, in vista del fondamentale impegno che attende la Juventus questo giovedì, nei quarti di finale di Europa League contro lo Sporting Lisbona. Una tranquillità che, però, non cambia il punto di vista della Vecchia Signora sul futuro di Paredes.

    STRADA SEGNATA – Futuro, dicevamo. Sì perché l’argentino si è lamentato dello scarso minutaggio ed impiego avuto sin ad ora in stagione. Finora, i numeri parlano di 25 presenze in bianconero, per un totale di 1086 minuti giocati – di cui solo, però, 170 da febbraio in poi – non mettendo a referto alcun gol e siglando un solo assist. Le scelte di Allegri riflettono perfettamente le strategie in vista del prossimo mercato estivo. Paredes non sarà riscattato dal Paris Saint Germain: tra le ipotesi che circolano, c’è quella che coinvolge Rovella, pronto ad essere richiamato dal Monza ed a prendere il suo posto nello scacchiere bianconero. Ma già nella rosa a disposizione dell’allenatore livornese, l’argentino non ricopre il ruolo che si aspettava. Da Locatelli a Miretti, arrivando a Fagioli e Barrenechea, la linea giovane imposta da Allegri ha finito col mettere Paredes ai margini del progetto sportivo della Juventus. Un progetto sportivo, specialmente per il futuro, che non prevede un nuovo investimento nei suoi confronti.

    NESSUN RISCATTO – Paredes non sarà riscattato, facendo così ritorno a Parigi a giugno. Arrivato a Torino la scorsa estate in prestito dal PSG, l’obbligo di riscatto condizionato è saltato a causa dell’eliminazione della Juventus dai gironi di Champions League. Obiettivo sportivo fallito ed obbligo trasformatosi in diritto. Una facoltà di esercitare questo diritto che corrisponde ad un esborso di importante 22,6 milioni di euro più di 3 bonus e 2,2 di oneri accessori e contributo solidarietà, che però la Juve non ha alcuna intenzione di esercitare. Anche l’ingaggio percepito dall’argentino ha avuto un importante impatto nella decisione bianconera: 7,5 milioni netti, secondo solo a Pogba – 8 milioni - nella rosa della Juve. Il Paris Saint-Germain ha tentato di contrattare con la Vecchia Signora, provando a mettere sul piatto un forte sconto affinché il centrocampista potesse continuare la sua avventura agli ordini di Allegri. Secco no dei bianconeri, nessun margine per trattare. Prestazioni non all’altezza, comportamento inadeguato, progetto tecnico a favore dei giovani ed investimento economico troppo elevato. I quattro motivi che porteranno Leandro Paredes a fare le valigie, destinazione Parigi. Il percorso bianconero è destinato a terminare.

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