#DIMARZIOALERT: 'Verre sembra Marchisio, la Roma potrebbe pentirsi'
Un martedì sera a Modena, mortadella e serie B. Il padrone di casa è Antonio Caliendo, da procuratore di successo a presidente che sogna la A in uno stadio dove presto le barriere spariranno. Il clima è familiare, in campo non c'è più quel Babacar che qui faceva la differenza, il migliore è Salifu. Sì, quello che con la Fiorentina debuttò giovanissimo in serie A. Poi c'è Luppi, entra e crea scompiglio: l'anno scorso giocava in D nella Correggese, 34 gol e una cresta come quella di Zaza. Lo seguiremo con curiosità. Al Braglia, si respira però soprattutto la voglia di rinascita del Perugia. Mille tifosi in trasferta di martedì, un presidente -Santopadre- che predica pazienza ma sotto sotto spera nello scacco matto al campionato. La sua creatura è un mix di esperienza (Taddei, Giacomazzi, Comotto) e gioventù da futuro assicurato: Provedel e Goldaniga si faranno, Fazzi è da monitorare con attenzione, mentre Verre è il diamante grezzo. "Uno che in due anni può arrivare anche in Nazionale", mi confessa un compagno. Maglia numero 7, sicurezza da veterano pur essendo un 94, testa sempre alta e giocate mai banali. Sembra Marchisio, come caratteristiche. La Roma lo ha stranamente lasciato all'Udinese a metà luglio per poco meno di un milione, potrebbe pentirsene. O ricomprarselo a cifre più alte. Perché presto, magari mi sbaglio, sarà da caviale e non più -con tutto il rispetto- da pane e mortadella. Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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