Ero curioso di vedere il Perugia. Capolista a sorpresa, titoli dei giornali, un mercato comunque intrigante. Lo dico subito: mi è piaciuto, molto. Vittoria meritatissima e primato nel cassetto, senza soffrire di vertigini. 3-5-2 il modulo di Camplone, con due esterni di gamba come Del Prete e Crescenzi, corsa e pressing alto. Giacomazzi comanda la difesa, Comotto è la spalla attenta che predilige il mestiere (e ieri qualche calcio di troppo), Goldaniga il centro destra che fa il suo con serenità nonostante la giovane eta. Proprio Goldaniga e Provedel erano i due giocatori che volevo studiare meglio, entrambi a Pisa nella passata stagione, da avversari del Perugia a rinforzi mirati del ds Goretti. Provedel lo rivedrò, non ha infatti dovuto effettuare nemmeno una parata: tutta colpa di un Catania sconclusionato e sotto ritmo, che infatti cambierà guida tecnica passando da Pellegino a, probabilmente, Sannino. Tornando al Perugia, Taddei vertice basso detta i tempi, mentre Verre e Fazzi sono i due interni che hanno quantità e qualità, tirano e s'inseriscono, tanta roba entrambi. Davanti Rabusic non mi convince molto, mentre Falcinelli ha già toccato quota 3. Lui che in carriera si è fermato massimo a 5 gol in una stagione. E questi sono segnali, messaggi, quando una stagione parte col piede giusto e persino chi non è abituato a segnare tanto la butta dentro alla prima occasione. Ecco perché il Perugia può durare. Perché avrà anche Perea e perché in panchina ci sono altri giovani interessanti come Fossati. La curva poi mi ha fatto davvero impressione: una muraglia rossa, battiti forti e voglia di tornare grandi. La strada è quella giusta. Alla prossima, Grifo.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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