Arrivo a Genova, nemmeno il tempo di una focaccia, sole e caldo da spiaggia, non da Marassi. Samp-Torino, la mia prima telecronaca stagionale. Saluto giocatori e dirigenti, cerco le formazioni ma soprattutto indiscrezioni e notizie: "Guardati Okaka, oggi é il cinquanta per cento della squadra, insostituibile. Ecco perché Bergessio non parte dall'inizio", mi confessano dalla parte blucerchiata. Avevano ragione. Il Toro è troppo brutto per essere vero, ma Stefano il gigante buono fa a spallate col mondo, non molla nulla, corre e fa reparto da solo. Segna un gol da impazzire. Prima di uscire stremato. Ma la sorpresa, per me, è Soriano. Mezz'ala di qualità, inserimenti letali, tecnica e furbizia, non è un caso che Carrera sia stato inviato da Conte con il suo nome ben segnato sul taccuino. E poi, attenzione. Sugli spalti del Ferraris non c'è solo Ferrero a fare il presidente ultrà insieme a Ricky Tognazzi e la Izzo. Appare Sergio Berti, l'agente silenzioso di Cerci che ha De Silvestri nella Samp, ma soprattutto il capo scout del Valencia. Perché? Perché in Spagna hanno già preso Mustafi e hanno trovato terreno fertile e prezioso nella Samp. Dove proprio Soriano è l'osservato speciale per il futuro. E mi sa proprio che il Valencia tornerà. Spero di esserci anch'io, avanzo una focaccia. 
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)




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