Nel nome del padre. Abedi. Con un soprannome che metteva i brividi, Pelè. E una famiglia di calciatori, tra fratelli e figli, con un pallone per amico. Il vero cognome è Ayew, il più famoso oggi è André, sì proprio quello del Marsiglia. Non è Loco come il suo allenatore Bielsa, ha il contratto in scadenza a giugno. L'Italia è un sogno che vuole realizzare, lui insomma non direbbe di no al biglietto aereo per la serie A, come invece ha fatto proprio Bielsa ai tempi dell'Inter di Moratti. Andre Ayew aspetta la chiamata, magari da uno 081 iniziale, qui Napoli a voi Marsiglia. Adesso che serve un sostituto di Insigne, la sua candidatura infatti è tornata di moda (insieme a Giaccherini, Perisic e M'Poku), Bigon l'aveva già prenotato d'estate. Erano i giorni di un Pandev con la valigia pronta, ecco l'alternativa nel cassetto. Poi Goran è finito al Gala all'ultima curva, non c'erano più tempi e margini per impostare una trattativa così in poche ore. Andre aveva valutato varie offerte, dalla Russia e dal Qatar, anche dal Qpr. Niente da fare. "Vorrei giocare in Italia, come mio padre. Preferisco attendere l'occasione giusta", il ritornello proposto ogni giorno ai suoi agenti. Il Milan non era convinto, l'Inter cercava altri ruoli, ecco perché il Napoli era ed è rimasta l'unica strada percorribile almeno da noi. Non ci sono ancora certezze, solo contatti indiretti che possono procedere per direttissima, soprattutto se Benitez darà l'ok e De Laurentiis accetterà di trattare un giocatore a scadenza (anticipandolo comunque per gennaio), con commissioni ovviamente più alte. Nel nome del mercato.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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