#DIMARZIOALERT: il giorno di Guarin
É, dovrebbe essere, il giorno di Guarin. Quello di un rinnovo fino al 2017 con tanto di firma e annuncio, 3 milioni di base e i diritti d'immagine lasciati al club. Come nel caso di Hernanes, Vidic e Palacio. È la nuova filosofia aziendale di Thohir, ne abbiamo già parlato.
Guarin e l'Inter, avanti insieme. Chi l'avrebbe mai detto. Io c'ero quel giorno, in piazza Castello: il colombiano flirtava con la Juve, dagli uffici della trattativa passava un solo messaggio, a tinte bianconere. "Non si può più tornare indietro", il contenuto inequivocabile degli sms. Anche in quel caso il contratto era già pronto, mancò l'autografo finale. E nonostante lo scambio saltato con Vucinic, nei giorni successivi il ds Paratici continuò a mantenere i contatti con il giocatore e il suo agente Ferreyra: raccontano infatti di incontri segreti all'Hotel Melia, per gettare le basi di un accordo futuro. E tutti a pensare che "a giugno in qualche modo Guarin sbarcherà a Torino, ormai sono promessi sposi". Alla faccia. Rien ne va plus.
L'Inter fa capire a Fredy che non ci sono più margini per trattare con la Juve, nemmeno l'estate che verrà. Meglio allora rimettersi con la testa (e i piedi) sul pezzo, magari sistemando quel contratto che era alla base del malcontento colombiano. Storie di promesse di adeguamento non mantenute, un feeling ai minimi termini tra Ferreyra e Branca. Invece, Ausilio e Fassone, ago e filo in mano, si mettono a cucire e ricucire pezzo per pezzo, fino alla firma prevista per oggi, se non ci saranno contrattempi. Dubito. Di marce indietro, in questa storia, ce ne sono già state fin troppe.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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Guarin e l'Inter, avanti insieme. Chi l'avrebbe mai detto. Io c'ero quel giorno, in piazza Castello: il colombiano flirtava con la Juve, dagli uffici della trattativa passava un solo messaggio, a tinte bianconere. "Non si può più tornare indietro", il contenuto inequivocabile degli sms. Anche in quel caso il contratto era già pronto, mancò l'autografo finale. E nonostante lo scambio saltato con Vucinic, nei giorni successivi il ds Paratici continuò a mantenere i contatti con il giocatore e il suo agente Ferreyra: raccontano infatti di incontri segreti all'Hotel Melia, per gettare le basi di un accordo futuro. E tutti a pensare che "a giugno in qualche modo Guarin sbarcherà a Torino, ormai sono promessi sposi". Alla faccia. Rien ne va plus.
L'Inter fa capire a Fredy che non ci sono più margini per trattare con la Juve, nemmeno l'estate che verrà. Meglio allora rimettersi con la testa (e i piedi) sul pezzo, magari sistemando quel contratto che era alla base del malcontento colombiano. Storie di promesse di adeguamento non mantenute, un feeling ai minimi termini tra Ferreyra e Branca. Invece, Ausilio e Fassone, ago e filo in mano, si mettono a cucire e ricucire pezzo per pezzo, fino alla firma prevista per oggi, se non ci saranno contrattempi. Dubito. Di marce indietro, in questa storia, ce ne sono già state fin troppe.
Gianluca Di Marzio (giornalista Sky Sport)
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