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Sabatini a CM: 'Dieci assist per raccontare Pelé, ma che rimpianto non aver scattato quella foto a Milano'
2 - Dall’ex presidente statunitense Barack Obama è arrivata la testimonianza più aderente al personaggio: “Pelé ha compreso il potere dello sport di unire le persone insieme”.
3 - Prima di Pelé, la maglia numero 10 non era iconica. Lo divenne con lui e con il Mundial del 1970, quando il Brasile aveva quattro titolari che nei rispettivi club indossavano il 10. In nazionale riuscirono a giocare assieme ma Gerson prese l’8, Tostao il 9 e Rivelino l’11. Solo Pelé conservò sempre il 10.
4 - Nel film Pelé, trasmesso ieri sera su Canale 5, nella parte che rievoca il Mondiale del 1958, viene raffigurato un José Altafini “Mazola” scorretto e geloso antagonista del diciassettenne Pelé. Altafini voleva querelare per diffamazione la major produttrice del film. Poi rinunciò, temendo una lunghissima, vana e costosissima battaglia legale.
5 - Dei 1281 gol riconosciuti dalla Fifa (ma “solo” 757 sono considerati ufficiali) su YouTube se ne trova un centinaio appena. Pelé è stato un campione molto raccontato e poco visto.
6 - Angelo Moratti, presidente della “Grande Inter” degli anni 60, tentò di comprare Pelé, senza riuscirvi. I tifosi del Santos manifestavano un impressionante e decisivo dissenso tutte le volte che trapelavano voci di club interessati, sia brasiliani che europei.
7 - Pochi ricordano che Pelé festeggiò i suoi 50 anni giocando a Milano, a San Siro, una partita esibizione tra la nazionale brasiliana e una selezione All Star dei campionati europei. Si giocò davanti a 30.000 spettatori il 30 ottobre 1990. Curiosamente, quello era in realtà il giorno del trentesimo compleanno di Maradona, che non partecipò alla festa. Ai tempi, i rapporti tra O Rei e Diego non erano amichevoli.
8 - Pelé ha avuto una discreta carriera politica in Brasile. A metà anni 90, promosse una legge per combattere la corruzione nel calcio brasiliano. Viene ancora oggi ricordata come “legge Pelé”. É quasi l’equivalente brasiliano della “sentenza Bosman” per il calcio europeo.
9 - Il soprannome Pelé gli venne dato da giovanissimo. Non lo gradiva. Era di scherno, infantile. Tutti lo chiamavano così e si abituò. Ma all’inizio della carriera, negli autografi si firmava “Edson Pelé”, nel rispetto del suo vero nome Edson Arantes do Nascimento.
10 - Ho conosciuto Pelé a Milano, a casa di Ronaldo nell’aprile 2000. Purtroppo, malgrado la presenza del fotografo della “Gazzetta dello Sport”, non chiesi una foto ricordo. È uno dei più grandi rimpianti della mia vita.