Di Natale: 'Ridirei no alla Juve. Maldini ha ragione, ha scritto la storia e non poteva fare il pagliaccio del Milan'
Intervistato da Tuttosport, l'ex attaccante dell'Udinese, Totò Di Natale, ha parlato dell'attuale momento della Serie A partendo dalla Juventus, prossima avversaria della formazione friulana: "Non sono pentito di aver detto no alla Juventus. In tanti mi hanno etichettato come uno stupido, ma tornassi indietro mi comporterei allo stesso modo".
RECORD DI GOL - "E poi alla Juve non avrei mai raggiunto quota 209 goal in Serie A. Quando mi vedo in quella classifica, accanto a Totti e Baggio capisco che qualcosa di buono ho fatto in carriera. L'unico rimpianto è non aver vinto nulla, con due-tre acquisti l'Udinese di Sanchez e Benatia avrebbe potuto lottare per lo Scudetto. Lo dissi a Pozzo".
SU HIGUAIN E DYBALA - "E’ il più forte centravanti del mondo. Vive per il goal, segna in tutti i modi, sa giocare con la squadra. E poi ha fame, in area è cattivo. Certo, se continua a segnare 30 goal a campionato mi prende. Credo che, per età e forza, forse sia l’unico che possa superarmi. Il Pipita, in questa Juve, potenzialmente può realizzare una doppietta a partita. Io ho affrontato il primo Messi e a Dybala vedo fare giocate come le sue. E’ fenomenale. E pensare che l’Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo".
RITORNO A UDINE? - "Delneri non mi ha chiamato. Mi conosce bene, sa che se prendo una decisione non sono il tipo che torna indietro dopo qualche mese. Ho detto basta al calcio con la testa e con il cuore. Gli Highlander non esistono".
SUL CASO MALDINI - "Maldini ha ragione. Quando hai fatto la storia di un club, lui del Milan e io dell’Udinese, non puoi accettare di fare semplicemente il pagliaccio. Io ho l’Udinese nel cuore e terrò sempre una porta aperta al club".