Di Maria-show: che errore sarebbe per la Juve farsi scappare il suo fuoriclasse
Uno, due, tre. È Angel Di Maria l'assoluto protagonista di questo Nantes-Juventus, i bianconeri hanno archiviato la pratica questa volta senza problemi, staccando il pass per gli ottavi di Europa League: poca roba rispetto alle aspettative di inizio stagione, un passaggio fondamentale in questa fase. E lo fa grazie a un super Di Maria, autore della terza tripletta in carriera, mettendo in mostra tutto il suo repertorio. Il primo di pura classe: tiro a giro di prima intenzione dal vertice destro dell'area. Il secondo anche di irriverenza e spavalderia: un drìbbling dopo l'altro, un contrasto vinto, un colpo di tacco che poteva essere gol ed è diventato il rigore da cui è arrivata la doppietta. Il terzo di pura voglia, quasi di rapina: al posto giusto nel momento giusto, un colpo di testa che pone la parola fine su un'azione infinita. Ed è la terza tripletta in carriera per Di Maria, forse la più importante perché arriva a mettere a tacere forse definitivamente tutti quegli scettici che lo avevano visto un po' troppo poco concentrato sulla Juve prima del Mondiale e un po' troppo sulla Seleccion.
IL FUTURO – Un Di Maria così va tenuto stretto. Riflessioni a riguardo sono in corso alla Continassa, anche se la decisione per il momento resta quella di aspettare che si diradino tutte le nubi extra-campo prima di riprendere i dialoghi per un rinnovo di contratto. Intanto Angel ha deciso, vuole restare ancora un anno in Europa, vuole farlo da protagonista proprio come sta facendo ora con la maglia della Juve. Dove resterebbe pure, sempre che gli obiettivi siano tali da poter tornare a puntare a vincere, possibilmente a disputare di nuovo la Champions. I suoi agenti stanno temporeggiando proprio per rispetto nei confronti del club bianconero, non lo faranno in eterno, anche perché il mercato attorno a Di Maria si scalderà in fretta: sta bene, sta sempre meglio, è un campione assoluto. A parametro zero poi, proprio come un anno fa, rappresenta una grande occasione. Motivo per cui alla Juve si è consapevoli di correre un grosso rischio nel prendere tempo, ma in questo momento non si può fare diversamente. Forse.