Di Carlo vuole il pari:|'In gol Ibra e Pellissier...'
Catania gli ha regalato una bella botta di serenità. La Coppa Italia - e relativa vittoria sul Modena - gli ha confermato che la rosa è ottima e abbondante. E i ricambi non gli mancano.
Domani - stadio San Siro, ore 20,45, avversario il Milan - lo attende un compito (sulla carta) improbo. Ma lui, Mimmo Di Carlo, non perde il sonno e nemmeno il sorriso. Forse perché sa di avere poco da perdere. O forse perché pensa di poter pescare il jolly e scombinare davvero i piani al Diavolo. Un Diavolo stellare, che sul suo campo (3-0 al Palermo, 4-1 al Parma, 4-0 al Catania) ultimamente non ha fatto prigionieri.
Perché no? In fondo il Chievo oggi pare davvero in palla.
«Io dico che dopo il periodo critico siamo stati bravi. Tra Fiorentina e Catania abbiamo avuto una grande reazione esprimendo anche un buon gioco per centrare queste due importanti vittorie».
E la Coppa Italia, magari, ha fatto il resto.
«Alla Coppa Italia noi teniamo molto. L'idea è quella di arrivare il più in alto possibile. E la gara col Modena ci ha dato ulteriori certezze sulla nostra forza, sulle nostre qualità. Io ho una rosa di giocatori che rispondono sempre bene, si allenano bene, stanno bene». Magari meglio del Milan. Tutti dicono che potreste trovarlo un po' stanco.
«Un mese e mezzo fa c'era un Milan, oggi ce n'è un altro. Ed è un Milan in forma».
Nonostante la sconfitta contro il Barcellona?
«Il Milan ha giocato una grande partita anche in Champions League. E veniva da una prova di spessore a Firenze, dove ha cercato di vincere creando occasioni fino al novantesimo».
Come avete preparato la partita di San Siro?
«Affronteremo una grande squadra, grandi campioni. Servirà attenzione, servirà una prestazione importante. Dovremo crederci e cercare di approfittare degli episodi che, magari, ci capiteranno». Out Andreolli, infortunato. Che rientri Hetemaj?
«È ovvio che sulla formazione non anticipo nulla. Andreolli però ha appena ripreso, non ci sarà di sicuro, Hetemaj dal ritiro a oggi ha giocato più degli altri. Ha ripreso bene e per noi è prezioso. Sì, sta bene, vedremo...».
I precedenti dicono male: Di Carlo alla guida del Chievo contro il Milan ha sempre perso. A Milano come a Verona. Un tabù da sfatare...
«Io sto cercando di far entrare nella testa di tutti i miei ragazzi alcuni concetti. So che bisognerà dare il massimo. Se noi saremo al 110 per cento e il Milan no dovremo essere bravi ad approfittarne. Possiamo crederci, dobbiamo crederci: fare punti a Milano non è un'impresa impossibile». Non impossibile ma difficile.
«È chiaro che a parità di intensità alla lunga diventa difficile tenere testa al Milan. Ma nel calcio non sai mai che partita salta fuori».
Suggerimenti tattici?
«Di certo non possiamo pensare di difenderci a oltranza: così è dura uscire senza beccare da Milano. Poi è chiaro che spero di rivedere superSorrentino. E spero di rivedere Pellissier esultare. Dopo l'assist che ha fatto domenica scorsa a Sammarco qualcuno potrebbe davvero recapitargli l'invito perfetto per il suo centesimo gol con la maglia del Chievo». E del Milan, Ibra a parte, c'è qualcuno da temere in maniera particolare?
«Francamente in questo momento al Milan stanno facendo tutti bene. Non a caso è la squadra che si propone per lo scudetto assieme a Lazio e Juve».
Ma chi lo vince alla fine questo scudetto?
«Il Milan. Mettiamola così: con questo Milan di Allegri c'è poco da stare... allegri».